Ecco un esempio di come col federalismo aumenteranno le tasse per i cittadini; lo dico a beneficio di quelli che mandano qui a Roma (ladrona) al Parlamento i pastori delle prealpi col pallino per la politica:
L’imposta più iniqua che c’è non lascia, anzi raddoppia. Con il decreto sul federalismo regionale, un’altra tegola sta per piombare sulla testa degli automobilisti italiani: l’imposta provinciale di trascrizione, il balzello che si è costretti a pagare alla propria provincia ogni volta che si acquista un’auto nuova, invece di essere abolita sarà equiparata a quella che si paga quando si acquista una macchina usata. E quindi non sarà più di importo fisso, compreso, a seconda delle province, tra 151 e 196 euro (ogni amministrazione può aumentarla fino al 30% in più rispetto all’importo base fissato dalla legge in 151 euro), ma in base al seguente “meccanismo”: fino a 53 kW di potenza nulla cambierà e l’imposta resterà compresa, a seconda delle province, tra 151 e 196 euro; da 54 kW in su l’imposta sarà proporzionale alla potenza e sarà compresa, sempre a seconda delle province, tra 3,5119 € e 4,5655 €/kW.1
Ecco, la destra da quando è al governo non ha fatto altro che diminuire i servizi ed aumentare le tasse.
Con una sola eccezione: quando non ne ha introdotte di nuove2.
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- Aumento dell’Ipt: UN’ALTRA MAZZATA AGLI AUTOMOBILISTI da Quattoruote.it
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