UFFICIALE & CAPPELLANO. Equiparato per grado e stipendio al generale di Corpo d’ Armata è anche l’ordinario militare, ruolo attualmente coperto da monsignor Vincenzo Pelvi, che è a capo di un’arcidiocesi speciale composta dai 182 cappellani militari, tutti inquadrati come ufficiali che svolgono l’attività pastorale nelle caserme. Il vicario è un generale di brigata (6000 euro al mese lordi), il vicario episcopale, il cancelliere e l’economo sono tenenti colonnello (5 mila euro), il primo cappellano ha il rango di capitano, il cappellano semplice quello di tenente (2500 euro al mese). Alla Difesa costano 10 milioni di euro in buste paga annuali, a cui si aggiungono altri 7 milioni per 160 pensioni liquidate regolarmente ai preti soldato non più in servizio, mediamente 43 mila euro all’anno ciascuno, tranne quella dell’ordinario a cui vanno circa 4 mila euro al mese. L’attuale presidente della Conferenza episcopale italiana, Angelo Bagnasco, nei fatti è un baby pensionato. E’ stato arcivescovo ordinario militare dal 2003 al 2006, a 63 anni ha ottenuto il vitalizio dalla Difesa, un po’ meno di 4 mila euro, con appena tre anni di contributi. A Repubblica risulta che il suo successore, monsignor Pelvi, abbia mandato una lettera al presidente della Repubblica, a cui spetta la nomina, e a Papa Ratzinger per chiedere di essere confermato nel suo ruolo fino al 2014, così da raggiungere gli anni necessari per la pensione da generale.