Ciao Darwin

Non ne ho scritto finora, perché aspettavo di vedere gli sviluppi.

Josefa IDEM, ha commesso due errori.

1) non ha pagato l’ICI, poi IMU, con il classico trucco all’italiana, fatto per aggirare leggi fatte a cazzo.
Ha detto di non saperne nulla ed io le credo senza ombra di dubbio.
Tutti quelli col ditino alzato non saprebbero dire, se non una esigua minoranza che va rapidamente a zero come uno su un’esponenziale, quanto guadagnano, e quanto pagano di tasse.
È voluto: in questo paese è impossibile compilare da sé la dichiarazione dei redditi, ed il minimo che puoi fare è andare presso un CAAF.

Se questi ti dicono che devi riempire il bollettino 1234 e pagare 120,78, tu lo fai.
Chi sa la differenza tra F23 ed F24?
Se ti dicono che sei a credito, ci credi.
Se hai tanto da fare, ed uno sportivo a certi livelli ha tanto tanto da fare e la prima cosa che deve fare è stare concentrato, delegherà queste cose ad altri.
Se altri sono incapaci, disonesti o furbi, non è certo colpa sua.
Ha poi detto che avrebbe pagato il dovuto.
Questa dell’ICI e dell’abuso edilizio è una cosa indotta dall’organizzazione della nostra burocrazia, in modo da darle un senso e tirarti fuori soldi extra, a partire dai commercialisti per finire con le sanatorie e degli uffici che se ne occupano.
OK.
In perfetta buona fede, ed io le credo, la IDEM ha commesso degli errori.
Mi pare che le multe siano state pensate per sanarli, no?

2) Come fanno la maggior parte dei disonesti che vanno a ricoprire una delle numerosissime inutili cariche amministrative di questa follia di grafo tutto italico che contempla dal presidente della Repubblica fino al consigliere municipale passando per cose che voi umani, si fanno assumere per finta da un parente o da un amico cinque giorni prima della chiusura della presentazione delle liste a cifre che uno non darebbe ad un AD di Telco, e poi se eletti mettono il corrispondente importo a carico della collettività, perché lasciano un lavoro tanto ben retribuito quanto finto, per servire la patria.

Ecco, una che non ha tempo per pagare l’ICI, ed io le credo, e deve fare la sportiva di valore mondiale e la mamma, cosa ci va a fare in un consiglio comunale, una provincia, una regione, un municipio, una controllata, una municipalizzata a capitale pubblico ed simili?
Lei dice che anche questo è stato fatto in buona fede, ed io credo pure a questo.

Ma il fatto in se è inaccettabile e sebbene non contenga (a differenza dell’IMU e degli accatastamenti) nessun illecito, oltre ad essere prassi diffusa anche se non comune, è un macigno politico di proporzioni olimpiche.
Una persona che fa una cosa del genere, non una che non paga l’ICI, è una persona non degna di sedere in un governo.
Invece che presentarsi davanti alla stampa con l’avvocato, e con i discorsi scritti, bastava presentarsi davanti alla stampa annunciando le dimissioni.

Anche senza citare il palmarés.
Bastava dicesse “Mi dimetto perché ho sbagliato, In buona fede, ma ho sbagliato”.

L’italianità è contagiosa, ed a quanto pare non c’è un corredo genetico dell’onestà intellettuale, derivato dalla nascita al di qua o al di là delle Alpi.
Tutto è cultura e tutto è ambiente, gli organismi si adattano.

I creazionisti sono avvertiti.
Gli esterofili pure.
Per non dire dei benaltristi.

Autore: eDue

Bieco illuminista

7 pensieri riguardo “Ciao Darwin”

  1. Capisco, però posso farti un esempio.

    Mia madre, paga le tasse fino alla quinta cifra decimale, ma non ha la più pallida idea di quando e quanto.

    È disonesta?

  2. Non era una battuta. Io e immagino tu e tua madre non siamo mai stati ministri della Repubblica e nemmeno lo vogliamo diventare. Chi pensa di amministrare la cosa pubblica non sa quanto paga di imu e perché la paga o non la paga? O non sa di aver sbagliato? Ti pare possibile?

  3. Qui allora c’è un grosso fraintendimento.

    Io so quanto pago di IMU, anzi NON pago di IMU (forse, quest’anno par di capire) perché ho solo una casa e ci vivo, e posso certamente spulciare gli F23 per vedere le varie voci che compongono i miei versamenti.
    Ma se mi chiedi se quei dati sono esatti, e da cosa derivino, beh non lo so.
    Pago un commercialista e lui mi manda gli F23.
    E io li pago.
    Venisse fuori che m’ha sbagliato i conti, io sarei dispiaciuto, sarei responsabile, ma sono andato da un professionista per fargli fare il suo lavoro mentre io faccio il mio.

    Se vado dal dentista, per dire, che cazzo ne so se mi sta curando bene un dente? Mica faccio il dentista.
    Lo spero, e lo pago.

    Se fossi ministro (e perché no?!) non credo che mi metterei a fare io i calcoli delle tasse per l’occasione.

    Io questo dico, che mi pare del tutto ragionevole che la IDEM non sapesse cosa pagava e cosa non, perché immagino che avendo altro da fare abbia delegato.
    Ha sbagliato a non pagare, a valle non c’è dubbio, ma nel contesto in cui questo è avvenuto non mi pare così grave.
    C’è stato un illecito, ci sono le sanzioni, se le pagherà (immagino di sì) la cosa è chiusa.
    Uno potrebbe dire che se non fosse diventata ministro la cosa non sarebbe venuta fuori.
    E questo è colpa di chi dovrebbe controllare e non lo fa, prima che sua.

    La disonestà intellettuale vera, quella che non costituisce un illecito, è che se non ha il tempo di sapere dove abita, non vedo

    a) come mai aveva il tempo per fare la campionessa e la mamma e pure la consigliera provinciale (dobbiamo pensare che il consigliere provinciale sia meno oneroso, in tutto il mandato, che non aprire una carta di identità e scoprire che non si abita dove si crede?)

    b) come mai ha seguito, se l’ha fatto (si dice di sì) il malcostume, la disonestà intellettuale completa ed inscusabile, di farsi assumere per dieci giorni dal marito per poi rinunciare al lavoro ben retribuito da costui al momento delle nomina in provincia, caricando il compenso perduto (manco la prima mensilità) sulle spalle della collettività.

    Ecco, secondo me in tutto questo la notevole disonestà intellettuale del secondo fatto la rende non degna di fare il ministro. E, ripeto, bada bene che per questa cosa non c’è nessuna forma di illecito che non sia morale. ICI, IMU e accatastamenti mi paiono caccole rispetto a questo macigno.

    Ma mettiamo pure che anche questa seconda cosa sia avvenuta a sua insaputa, compresa l’assunzione volante: se l’ha scoperta ieri l’altro, prima che dimettersi doveva chiedere il divorzio.

    Se noti sto volutamente trascurando l’ipotesi che si completamente imbecille (e quindi non potrebbe fare il ministro a priori, vero?!), ma visto quello che ha saputo fare come sportiva, direi proprio che non è il suo caso. Perché per fare bene sport, devi avere una gran bella testa.

    Ecco a me potrebbe e essere accaduto di aver pagato le tasse sbagliando (spero di no, i controlli formali sono sempre stati positivi al riguardo), ma non mi sarebbe potuto succedere che volendo fare il consigliere provinciale (ecco no quello non vorrei proprio farlo) io mi fossi fatto assumere da mio nonno come badante e consulente d’immagine per le serate in bocciofila a 8.764,00 €/mese.

    Mica ho detto che ha fatto bene a non pagare l’IMU; ho detto che lo spettacolo migliore non è guardare il dito.

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