Levison, spalle al muro, ha ceduto alle richieste. Ma con uno stratagemma: le chiavi di cifratura consegnate alle autorità consistevano in 11 fogli stampati fitti fitti, 4 punti di dimensione. “Illeggibile” è stato il responso delle autorità: “per poter usare queste chiavi – lamentava l’accusa – l’FBI dovrebbe ridigitare manualmente tutti i 2560 caratteri, e una singola battuta sbagliata in questo processo laborioso renderebbe vano il processo di decriptazione per i sistemi dell’FBI”. La corte, minacciando Levison di “complicità in crimini contro i cittadini americani”, ha chiesto una copia digitale delle chiavi di cifratura. Levison, a questo punto, ha decretato la fine di Lavabit.
Da: PI: Lavabit, i retroscena della resistenza.
Se quel “quattro punti di dimensione” è quello che ho capito io… http://imgur.com/CB8g742
No, quelli che riporti tu sono MOLTI di più di 2560 caratteri, che sono invece quelli che vedi qui sopra.
Se prendi questi 2560 e li porti a corpo 4, ottieni un ingombro che è al più un quarto scarso di quello di una cartella standard, altro che 11 pagine fitte…
Dilettanti. In una settimana, un paio di persone e si trascriveva. Ma 2560 caratteri non sono 11 fogli con carattere punto 4. E’ meno di una paginetta di 60 caratteri per 60 righe. Quanti caratteri erano?
La cosa interessante è che se non si hanno backdoor ad hoc (v. NSA) la crittografia funziona. Ancora.
Scrivevo il commento quando tu scrivevi la risposta…
Mai sentito parlare di OCR?! 😉
Sì, ma qualcuno diceva che non è preciso eccetera. 11 pagine si fanno, in un modo o in un altro. 2560 caratteri si fanno ancora prima. 🙂