I governi, dicevamo. Forse anche questo spiega perché l’Aci sia stato sempre trattato con i guanti. Basta pensare all’ultimo regalino: il decreto ministeriale con il quale sono state graziosamente aumentate le tariffe dovute all’Aci in debito d’ossigeno per la tenuta dell’inutile Pra. Era il 21 marzo del 2013 e il governo di Mario Monti autore del provvedimento, dimissionario da tre mesi, fremeva per passare il testimone. Ma se si eccettua la reazione della Unasca, l’associazione delle autoscuole, che fece ricorso al Tar lamentando per i cittadini un salasso ulteriore da almeno 30 milioni contestato dall’Aci, nel Palazzo nessuno fiatò.
Da Una tassa chiamata Aci : 191 milioni ogni anno per un registro inutile – Corriere.it.