[Google] protesta contro la censura, scrive Moyer, ma continua a espandere la sua presenza in Cina; è accusata di privilegiare i suoi affari con la pubblicità nell’evoluzione dell’algoritmo del suo motore di ricerca.
Delle due l’una: o il pezzo originale della Washington Post1 contiene davvero questo scritto postumo di Massimo Catalano, oppure il traduttore non s’è reso conto di aver creato un mostro.
Sarebbe come se la Fiat fosse accusata di produrre autovetture.
In entrambi i casi il giornalismo ne esce male, anche perché trattandosi di versioni online e dunque immateriali, i giornali non sono nemmeno più buoni per pulire i vetri.
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Da Contro i doodle di Google – Il Post.
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Nota 1: La penso come Beppe Severgnini: Washington Post è letteralmente La Posta di Washington, e dunque ci vuole il femminile.
The Washington Post non è La Posta da Washington ma bensì commenti/notizie da Washington. The Washington Post nasce nel 1877 e intendeva dare dei POST alla città. Non delle “lettere” ma delle letture. Beppe Severgnini sa poco la storia di quel quotidiano dicendo che è La Posta di Washington; Post (il lemma) nasce per distinguersi dal mail/message proprio come annotazione/dettaglio/inciso più generalmente inserito nel contesto di COMMENT. Non potendolo chiamare Mail (perché sarebbe stato preso come la posta dal candido palazzo) e nemmeno Comment (altrimenti si sarebbe pensato ad un quotidiano troppo politico): hanno deciso per POST. Ma POST non è POST inteso come Posta o lettera o missiva o qualsiasi altra cosa di genere legata al transito di carta in busta.
Claudio Claudio o un’altro Claudio?
Comunque grazie per il commento; approfondirò.
Claudio Claudio.
È divertente approfondire una lingua come l’inglese, essendo una tra le più primitive è molto coinvolgente vedere come i lemmi nel tempo cambino la loro natura d’uso.