Naturalmente parlo di quanto segue, non della realtà:
- Ultima quindicina di febbraio: legge elettorale, riforma del Titolo V, abolizione del Senato e delle provincie. I comuni sotto i 300.000 abitanti ci cominciano a stare sul cazzo. Basterebbe una settimana, ma metti chessò, l’influenza.
- marzo 2014: ripresa economica. Attorno al 21 con l’arrivo della primavera, dovremmo essere a un +9% di PIL. Di questo passo a settembre potremmo sballare.
- aprile 2014: riforma della PA. Stato è un participio passato, è roba vecchia. Lo chiameremo Starò.
- maggio 2014: riforma del fisco. Basta dentisti che dichiarano meno delle loro segretarie; nuove deduzioni per le segretarie di dentista.
- giugno 2014: semestre di presidenza UE. La Svizzera o entra in Europa o la muriamo fuori.
- luglio 2014: sgravi fiscali per chi perde peso prima della prova costume, perché essere belli in spiaggia attira turisti ed aumenta il PIL.
- agosto 2014: welfare. Il neoministro della salute avverte di non uscire nelle ore più calde, bere molta acqua e mangiare frutta invece del grasso di Colonnata. La località apuana annuncia ricorso in sede UE. Presieduta da noi: respinto.
- settembre 2014: fame nel mondo. Abolita; se vorrà esistere ancora lo farà al di fuori delle legge.
- ottobre 2014: riforma della scuola. Introdotta Ingegneria coreutica.
- novembre 2014: semplificazione. Il certificato di morte si potrà autocertificare.
- dicembre 2014: giustizia. Mandato all’avvocatura generale dello Starò (volevo vedere se state attenti) di procedere per violazione del diritto d’autore contro Babbo Natale che illude i bambini citando programmi di governo.