La campata è crollata, trascinando giù l’operaio alla guida di un trattorino. Il «lenzuolo» di bitume e cemento è finito contro uno dei piloni portanti del ponte lungo circa un chilometro. Ed è penetrato per un paio di metri nello stesso pilastro. «Quasi una coltellata nel burro» ha raccontato chi è stato sulla scena del disastro. Tanto da sospettare che dentro quelle colonne, posate attorno agli anni Settanta, di cemento se ne trovi assai poco. «Effettivamente il dubbio c’è – spiega scuotendo la testa Giampaolo Rosati, direttore al Politecnico di Milano del dipartimento di Ingegneria civile e ambientale – ma può anche darsi che i piloni siano stati costruiti in quel modo in funzione antisismica. Parzialmente cavi per assorbire le scosse».
Lì di sole ne hanno.
Da Salerno Reggio-Calabria chiusa per crollo: operaio muore in cantiere – Corriere.it.
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