E’ noto che il Ministro dell’economia, Carlo Padoan, aveva invitato i contribuenti a non perdere tempo e denaro con ricorso avverso gli atti dell’Agenzia sottoscritti dai dirigenti incostituzionalmente così incaricati, perché a suo dire gli atti adottati erano perfettamente legittimi.
Il nostro ministro dell’economia, ha deciso di farci risparmiare tempo e tiene una rubrica su vari quotidiani in cui dispensa consigli.
Passato questo grosso grasso diversivo greco, torniamo un po’ a pensare agli amarissimi cazzi nostri?
E magari qualche “giornale” la smette di fare da ufficio stampa per l’artista demenziale di turno?
Il Comune di Roma ha aumentato i classamenti catastali con un aumento dei valori (e quindi delle imposte) sino al 600%. Ma questi valori possono essere variati, secondo legge, solo dopo aver effettuato i dovuti sopralluoghi e le prescritte verifiche. Comune ed Agenzia del Territorio non l’hanno fatto e le Commissioni Tributarie, a cui si può ricorrere, si trovano a dover valutare non tanto la giustezza di un “calcolo” ma la “correttezza” di una procedura. Non hanno la minima idea di cosa si parli e dunque – tra la parola della P.A. e quella di un “privato” che sostanzialmente ricorre contro un aumento ingiustificato delle tasse – danno invariabilmente soccombente il privato. Anche se la legge direbbe il contrario.
Se ci metti di mezzo un avvocato bravino, secondo me non soccombi più di tanto.
Si, ma prima devi fare ricorso per ogni singolo accertamento, pagando ovviamente. In primo e secondo grado, comunque, sei soccombente di default. Poi, al terzo grado, finalmente, si entra nelle questioni ed allora ( 6/7 anni da quando hai cominciato) ci sono ottime probabilità di vedere riconosciuta la tua ragione.