Oggi è stata rivendicata una violazione di vari siti collegati alla Polizia e alla Giustizia italiana (immagine qui accanto), accompagnata dalla pubblicazione di database contenenti dati sensibili provenienti dai siti violati: nomi, indirizzi e numeri di telefono di persone delle forze dell’ordine o legate al settore.
Lasciamo stare le ragioni dell’intrusione: già è imbarazzante che abbia avuto successo, ma la vera vergogna è quello che ha messo in luce, ossia la gestione pateticamente inetta della sicurezza.
Però ci hanno almeno risparmiato p@ssw0rd
, che è già qualcosa.