La pressione a cui era stato sottoposto l’ex arcivescovo del resto era fortissima, la sua immagine usciva deturpata da una storia obiettivamente orrenda. Tuttavia in ambienti vaticani si temeva soprattutto la possibile rivelazione, nel corso del processo, di scenari e coinvolgimenti inconfessabili. Tutto questo, ora, resta sepolto nell’ambito delle ipotesi e delle illazioni: il caso in qualche modo è chiuso e quella dell’ex nunzio è stata indubbiamente una morte perfetta.
Da: La morte perfetta di Józef Wesołowski – Francesco Peloso – Internazionale