Il dm specifica, anche, che entro il 30 novembre e il 31 maggio di ogni anno il Servizio Polizia Stradale provvede a verificare le spese di accertamento e di notifica dei verbali di contestazione dovute a Poste, così da assicurare l’idonea copertura economica delle suddette attività. Con tali somme, si legge nel decreto, si rimborsa la società Poste Italiane per la fornitura degli adeguamenti dei software, già nella disponibilità della Polizia Stradale, nonché per i costi relativi all’hardware e al software di base necessari a supportare tali applicativi.1
Domanda: il rimborso è determinato o più multe si fanno e più costa ‘sto software? I software di base per supportare tali applicativi significa un sistema operativo da installare in poste per ogni applicativo per le notifiche, per ogni multa da inviare?
Mi tornava in mente questo:
Qualcuno di voi avrà senz’altro letto, su Quattroruote di febbraio, la mini inchiesta sulle spese di notifica delle multe. Non sto qui a ripetere i risultati di quel viaggio tra 60 comandi di polizia municipale (e provinciale, in alcuni casi) di tutta Italia che hanno mostrato come le spese di accertamento e notifica possano variare dai dieci euro della municipale di Genova ai 22 euro della provinciale di Bologna.2
E pensavo a quanto potessero rosicare quelli della municipale di Genova che non sono ancora passati a nuovi software di base e restano con vecchi applicativi e relativo hardware. E pure a quelli di Bologna a Poste Italiane rimborsano già l’adeguamento del 2020.
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