Il nodo del biossido di zolfo. L’iniziativa dell’UE va anche nella direzione di spingere verso una riduzione progressiva ma drastica di emissioni. Il boom delle elettriche, però, potrebbe avere come conseguenza proprio quella di aumentare le emissoni, in particolare quelle di biossido di zolfo. L’Agenzia europea per l’ambiente, infatti, in un recente report ha illustrato come l’aumento di biossido di zolfo conseguente ai processi di produzione dell’energia, in presenza di centrali elettriche a carbone, da qui al 2050 potrebbe essere cinque volte superiore rispetto a quello di uno scenario privo di auto elettriche. Il report ipotizza anche che l’incremento delle auto a batteria potrebbe gravare l’attuale capacità elettrica complessiva e per questo potrebbe essere necessaria la costruzione di 50 nuove centrali in tutta Europa. “Il numero crescente di veicoli a batteria avrà bisogno di sempre maggiore energia e diventerà quindi cruciale la fonte di approvvigionamento”, ha dichiarato il membro dell’Agenzia europea Martin Adams, spiegando che è sì auspicabile che venga fatto uso di fonti rinnovabili, ma è anche importante avere coscienza dei limiti strutturali di alcuni Paesi UE. Per questo, ha detto, “è necessario sviluppare un sistema di energia più sostenibile”.
Eggià, la corrente non la fa lo spirito santo, e produrla inquina.
E l’infrastruttura in un paese fatto di paesini sui cucuzzoli come il nostro sarà un bagno di sangue e provocherà necessariamente un cambiamento nella demografia.
Oltre al fatto che senza metodi di produzione alternativa, ed adeguamenti legislativi che li legalizzino, sarà sempre più difficile produrla.
Da Veicoli elettrici – L’UE vuole punti di ricarica in ogni nuovo edificio dal 2019 – Quattroruote