Il finanziamento era così suddiviso: 3 milioni a Promuovitalia per la sola gestione degli appalti tecnici e redazionali, 5 milioni circa ad Aci Informatica, società in house di Aci Automobil Club d’Italia, vigilata dall’allora ministro del turismo oggi dal Mibact, per la conduzione tecnica, e il restante milione e mezzo alla struttura editoriale di Unicity che, per un importo previsto di 500 mila euro annui, ne ha finora corretto i contenuti e prodotto articoli, foto e video sulle maggiori destinazioni turistiche italiane. Soldi che però non si sa dove siano finiti e che i redattori di Italia.it aspettano da mesi.
Quel portale è già costato 76 milioni (“pliz visit our cauntri”); adesso, dopo i 76 ne mancano altri 9,5, ma in galera nessuno, eh?
E poi chiuderlo no, eh?
Da Addio Italia.it, ecco come si uccide il turismo italiano – Wired.
