Il Signor E

Ricorderete il Signor G quando si chiedeva cos’è la destra, cos’è la sinistra.

Essendo parte dell’ultima generazione di italiani che ha studiato Educazione civica a scuola, potrei rispondere “una metafora legata alla disposizione degli schieramenti (rispettivamente di maggioranza ed opposizione) nel parlamento britannico”. Qui qualcuno dovrà notare che i Laburisti al governo siedono a destra, altri che quella sarebbe l’aspirazione del PD se solo avesse una rappresentatività non dico nel paese, ma almeno tra i suoi iscritti.

Esattamente come accade ai bambini, cui dei veri deficienti domandano se vogliono più bene alla mamma od al papà, e poi a questi ultimi a chi assomiglino i primi, accade che gente che non ti vede da un po’ ti chieda se, nel frattempo, sei diventato di destra o di sinistra.

In genere rispondo che sono diventato un po’ più intelligente studiando ed informandomi, ma sembra che la risposta deluda.

Siccome sul biglietto da visita ho messo anche l’indirizzo di questo blog, oltre a quello “ufficiale”, scuserete se appunto qui un Bignami del mio pensiero politico, in modo da potervi rimandare la gente curiosa che non riesce a capire cosa sei nemmeno avendoti davanti.
Quelli che della vita guardano solo le figure.

* * *

Non mi riconosco in un partito politico, un’ideologia e men che mai in una persona.
In merito alla prima, non posso riconoscermi in nessun partito che consideri i cittadini come un blocco uniforme, indicandoli con dei singolari: la gente, il popolo.
Semmai i cittadini, le persone.
L’ideologia è una forma di esemplificazione che serve a convincere un popolo non alfabetizzato a votarti dal momento che abbiamo introdotto questa finzione del voto; io sono alfabetizzato.
Quanto al voto, dal momento che questo consente di scegliere da una lista chiusa personaggi scelti dai partiti, e dal momento che le liste civiche, detta alla romana, sono degli incantaburini, finisco per fingere di crederci, informandomi sui programmi e sulle frequentazioni pubbliche e metto una X.
L’uomo forte, il leader, il sommo, il princeps, la patria e dio li lascio al marketing.

Sono per la diversità biologica, per la differenza, ma per le pari opportunità: non per il livellamento, ma per uno stato (che non è una parolaccia) che mette tutti nelle stesse condizioni di partenza e da a tutti le stesse opportunità. Poi chi vuole e chi può faccia di più e meglio. Se chi non può è malato, c’è lo stato. Se chi non vuole fare un cazzo riesce a sopravvivere con l’elemosina di prossimità, buon per lui. Maschio e femmina sono stati meccanici, ed a volte nemmeno troppo distinti.
Uomo e donna sono due cose diverse da maschio e femmina e diverse tra loro. Ma sono strutture culturali, la cui definizione cambia in base alle epoche. Il terzo sesso? Non c’è. Così come non ci sono gli altri due se non in alcuni intervalli di tempo ed in circostanze specifiche. In generale il sesso è una cosa che riguarda i rapporti meccanici, che sono davvero divertentissimi; ma nella vita c’è anche altro, e mi dà fastidio la gente che non lo capisce.

Se vuoi dedicarti agli altri fai lo statale, se vuoi dedicarti a te stesso fai l’imprenditore; non c’è un bene o un male in questo, sono scelte.
In entrambe lo stato deve aiutarti e lo deve fare semplicemente con formazione, legalità e servizi. Nell’ordine; perché altrimenti non funziona.

Mi sembra ogni giorno più difficile definire la differenza tra servizi essenziali e voluttuari, anche se li so distinguere senza dubbi.
So anche che questa categorizzazione non ricalca quelle del resto della popolazione mondiale. Penso sia bene che sia così, ma non ne sono felice.

Non sono superstizioso e quindi non sono religioso.
Sono d’accordo che i ragazzi stanno troppo tempo a scuola; potremmo togliere la religione, che non serve loro affatto.
Se uscissero prima sapendo perché proverebbero personalmente il concetto di libertà dalle superstizioni.

In alternativa aumenterei le ore di matematica a due; raddoppiandole, ahimé.

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Finito, adesso potete mettere la crocetta dove volete.

Autore: eDue

Bieco illuminista

4 pensieri riguardo “Il Signor E”

  1. Semplicemente perfetta la capacità di spiegare tutto in poche parole. Per quanto mi riguarda sono d’accordo su tutto.
    P.S.: ci sono persone che trovano anomalo che non ci si riconosca in nessuna ideologia. A me è capitato di essere trattato come se fossi io confuso, proprio perché non mi concentravo su un partito o un leader. (i P.S. più lunghi dei commenti stessi ammetto che sono orrendi; perdono.) 😉

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