Una volta c’erano i deflettori.
Poi vennero i finestrini, abbassabili.
La tristezza risiedeva nel fatto che con un uso medio della macchina, ci si fermava mediamente cinque volte al giorno, e tutte le sante volte venti secondi a tirare giù il vetro per l’areazione dell’abitacolo, e ventitré secondi a tirare su il vetro alle soste.
Erano quarantatré secondi a botta, per cinque uguale duecentoquindici secondi/die al alzare ed abbassare finestrini.
Significava seimilaquattrocentocinquenata secondi al mese (sono centosette minuti e mezzo giusti giusti) e su un anno sono settantasettemilaquattrocento ovvero ventuno ore e mezza, quasi una giornata.
Su una vita automobilistica media erano una paio di mesi delle nostra vita passati ad alzare ed abbassare dei finestrini.
Antichità, certamente.
Oggi fanno gli alzavetri elettrici, che con una pressione leggermente prolungata, abbassano ed alzano i vetri completamente, senza nemmeno dover tenere premuto.
E per l’uomo del terzo millennio che spegne e scorda i vetri aperti, degli antifurto che oltre a chiudere le centralizzate alzano automaticamente i vetri.
E passiamo mesi della nostra vita a controllare che ‘sti cazzo di vetri si chiudano, e non facciamo nemmeno più quel minimo d’esercizio fisico.
R201002101808
Pensa a me che quando devo alzare il finestrino lato passaggero devo rimanere lì col ditino sul pulsante fino a quando non si è alzato completamente. Mi devo fare due conti, mi sa! 🙂