Insulto (con la d)

Potrei forse essere d’accordo con i motivi ideali dell’indulto.

Potrei e forse.
Dico potrei e forse perché in genere un indulto è un atto con il quale si chiude una condizione A per passare ad una condizione B, ovvero quando, ad esempio, si riforma profondamente il potere giudiziario e si ritiene inapplicabile alla gran parte delle situazioni pendenti il nuovo modo di declinare; ad esempio:

Il giorno che decidessimo che i reati da possesso e quelli di proprietà fossero trattati con differenze di pena nell’ordine di dieci volte, è sottile lo so, un indulto azzererebbe la situazione pregressa per evitare che alcuni siano puniti in maniera abnorne rispetto alla nuova concezione di reato.

Oppure dal momento che si cambia radicalmente il sistema di gestione della giustizia, o dal momento che si depenalizzano molti reati per i quali prima era previsto il carcere.

Insomma, si cambiano le regole e quindi si azzerano i punti dei partecipanti e si ricomincia (e di questo sono certo…) con le regole nuove.

Con questi presupposti potrei, forse, essere d’accordo con i motivi ideali dell’indulto.

Ma non mi sembra che a questo indulto sia corrisposta una riforma della giustizia o dell’amministrazione carceraria, né mi sembra sia mutata punto la giurisprudenza.

Quindi il motivo ideale sarebbe: siccome abbiamo le carceri piene, sfolliamo.
Incondivisibile, francamente, ma comprensibile.

Una seconda corrente di pensiero pone una ipotesi, ovvero quella per cui solo i poveracci vanno in galera e gli sfigati totali globali vi restano.
Da qui la tesi che l’indulto serva a rendere a costoro la condizione di parità ed equiparazione con tutti i furfanti di ogni razza e ceto.

Irricevibile.
Si da infatti per scontato che comunque ci sia una larga fetta, fisiologica e connaturata al pianeta, di persone che possono delinquere impunite. Essendoci gente che non finirà mai in galera, meglio che tutti escano fuori per avere una giustizia più equa, anche a costo di renderla definitivamente inutile.
Ancora una volta una riforma della giustizia dovrebbe porre nuove regole e tendere a far sì che tutti, tutti, siano uguali al loro cospetto.

Non mi sembra che l’indulto serva, anzi pare che nuoccia, sotto queste ipotesi.

Quale che sia il motivo ideale (o ideologico) che si vuole considerare tra i due, la cosa sarebbe comunque in questi termini: fuori dalle patrie galere quelli che hanno delinquito per futili motivi.

Non condividerei perché nulla mi fa pensare che costoro una volta fuori trovino una situazione diversa da quella che li ha costretti (o convinti, o favoriti) nel delitto, e perché sono i reati cosiddetti minori quelli più odiosi per i cittadini onesti, come un bel cabrio bancario in cambio di una macchina full optional, ad esempio.
Ma capirei.

In totale assenza di tutti i presupposti di cui sopra, c’è gente che fa parte della maggiornaza di governo, che ha l’ardire di dire che perché l’indulto passi servono i 2/3 del parlamento e quindi questo provvedimento va presentato in modo che convinca questa quantità di parlamentari a votarlo.

Perché questo sia, quindi, vanno ricompresi tra i reati da cancellare:

– corruzione
– concussione

Du’ cosette da sfigati, insomma, tutti reati che per larga parte riguardano la povera gente.

Due considerazioni: se queste sono le condizioni poste dalla maggioranza dei 2/3 dei parlamentari perché un atto umanitario ed ideale si possa realizzare, viene da pensare a chi sieda in quel parlamento.
Seconda, visto che a differenza del paese che non lo vuole, i politici hanno molto a cuore il provvedimento, parlare di repubblica parlamentare su base rappresentativa diviene ogni giorno più ridicolo.

Una considerazione da sfigato e da omarino, poi, potrebbe essere: che vanno a fare questi 12.000 ex carcerati il giorno dopo che sono usciti?

No, non sono d’accordo; non a queste condizioni.
E soprattutto non in paese dove puoi prendere 5 anni se copi un CD dei Cugini di Campagna mentre stai a casa ad escoltare musica se hai fottuto migliaia di risparmiatori. Servirebbe una revisione profonda del nostro ordinamento giudiziario, certamente.

Se poi fossero mancati i voti di Forza Italia per i motivi umanitari ed ideali, sarebbe bastato farlo presente a mezzo stampa facendo spallucce.
Ma noi siamo superiori a tutto questo, siamo rivolto alle grandi cose ed ai cambiamenti radicali che daranno una nuova linfa al sistema paese, adesso che a Roma potrebbero circolare 2500 taxi in più, vero?!

Autore: eDue

Bieco illuminista

2 pensieri riguardo “Insulto (con la d)”

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