Penso che non sia così complicato candidarsi alla guida del Partito Democratico. Basta dire a tutti che hanno ragione e che si conserverà sempre un posticino (minimo) per loro nel cuore.
Una specie di sindaco, ammesso che il passare da una città ad un paese intero sia muoversi su una scala più grande.
Un’amministratore di condominio di quelli che comunque vadano le cose le loro ditte vincono sempre e fanno i lavopri più incredibili. Di quelli che incredibilmente hanno i lecceculo tra i condòmini, che non dovrebbero certo essergli contro, ma almeno vigilare.
Insomma il tipico individuo che la gente indica plebiscitariamente per cambiare salvo ritrovarsi in una situazione gattopardesca, con l’aggravante che quelli te li avevano imposti per anni e questo te lo sei pure voluto. Anche perché, alla fine un’azienda non cambia certo natura se cambia il nome del suo amministratore delegato.
Visto?!