Che in Fiat la musica sia cambiata, lo si può vedere entrando in una Fiat, ma non di certo in una concessionaria.
Ma quelli saranno cazzi loro.
Ora, e io lo so bene, se tu prendi un prodotto, lo rivolti come un pedalino, lo ricostruisci dalle fondamenta, ma non dai a vedere che lo hai fatto, il “pubblico” non riesce a capirlo. Una cosa che il pubblico capisce benissimo (cosa che dimostra che il pubblico spesso non capisce un cazzo) è la differenza tra prima e dopo tra due cose apparentemente diverse, che sotto sotto sono identiche.
Non è il caso in argomento.
Il caso in argomento è quello di un prodotto completamente rifatto, in genere migliorandolo.
La Nuova Grande Punto, ad esempio è un passo avanti quasi incredibile rispetto alla Punto. Sono molto diverse, la gente capisce. La Nuova Grande Punto T-Jet è molto diversa rispetto alla Nuova Grande Punto, la prima è persino turbo, ma la differenza non si nota e la gente non capisce.
Una idea alla Raskin potrebbe essere quella di un oggetto dell’interfaccia che renda la differenza tra il prima ed il dopo evidente.
In Fiat hanno pensato che la differenza poteva essere il logo.
Le prime Grande Punto hanno il logo blu, le ultime lo hanno rosso. Si capisce.
Quello che spesso in fase di progettazione non si riesce a capire è l’impatto laterale di ogni iniziativa di comunicazione. In genere si studia l’impatto frontale, ovvero la capacità di un messaggio di centrare il bersaglio che ci si prefigge. Ma siccome non è una freccia ma uno sparo a pallini (il bersaglio sono tante persone), si finisce col colpire anche altri nelle vicinanze.
Dipende quanti sono sono quelli colpiti fuori bersaglio.
Se sono pochi, il messaggio è stato strutturato bene, ma se sono tanti, o il messaggio ha più livelli di lettura e lo si è voluto, o si è fatto un casino.
Torniamo a noi. Se il giorno prima che uscisse la Grande Punto T-Jet, ho comprato una Grande Punto, mi sono trovato in questa situazione:
Ovvero una macchina NUOVA, che per un giorno sembra una macchina vecchia.
Beh, vedetela come volete, ma in Fiat la musica è cambiata davvero:
La Fiat è cambiata. Non lo dicono solo i numeri, lo dice la gente.
E da oggi lo dice anche il marchio Fiat, nuovo nella forma e nel colore, ma ispirato al celebre scudo delle vetture Fiat che hanno scritto la storia automobilistica dell’Italia tra il 1931 e il 1968.Lo vedi campeggiare sul frontale della nuova Bravo e della 500, l’ultima di una serie di auto che sintetizzano perfettamente la filosofia che ci guida: innovazione, senza smentire la nostra identità.
Vuoi cambiare anche tu? Se possiedi una Panda, una Grande Punto o un’Idea e desideri avere il nuovo marchio, in tutte le concessionarie del Gruppo Fiat puoi trovare il kit nuovologo Fiat.
D’altronde sarebbe comunque partita la corsa ad accaparrarsi il nuovo logo, magari contraffatto o magari direttamente nei parcheggi: perché non guadagnarci su?
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