Il guardiano del faro (Mara Palin)

Tra le tantissime minchiate che ho sentito in questi giorni sull’elezione presidenziale statunitense, la prima è stata il fatto che quasi tutti la chiamano “Elezioni Americane”, come se il presidente eletto avesse giurisdizione anche in Canada, Messico, Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Ecuador, Guyana, Paraguay, Perù, Suriname, Uruguay e Venezuela.

La seconda è stata il fatto che i cittadini statinitensi, avendo potuto scegliere di cambiare maggioranza facessero automaticamente degli USA il faro delle democrazie occidentali.
Quindi noi non potremmo? Buono a sapersi.

La terza cazzata è stata quella di dire che se il primo atto del neo presidente fosse una legge ad personam, lo caccerebbero subito. E’ una dimostrazione del rigore con cui in quel paese giudicano i propri politici.

Vi risulta che la vice candidata repubblicana, ex vice miss Alaska scelta per meriti che ha sempre dimostrato ogni volta che ha aperto bocca per parlare, sia stata allontanata e ripudiata dopo essere stata giudicata colpevole di aver cacciato il cognato dalla polizia per vendicare la sorella?

E per quanto riguarda Bush (Jr. o Sr., fate voi), niente da obbiettare in merito?

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Autore: eDue

Bieco illuminista

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