Mi spiace per quanti credono.
Da sempre credere e capire sono due posizioni inconciliabili; per conciliarle, l’unica e’ “credo quia absurdum est”, ovvero spostare l’asse della propria esistenza sul credere, rinunciando a capire.
Mi spiace per Debora, che al PD ci crede.
Mi spiace anche per tutti coloro che ci credono e per tutti coloro che non ci credono ma si tappano il naso quando sono nella solitudine della cabina elettorale.
Ma il PD non esiste, rassegnatevi.
Potete crederci, ma non potete dimostrarlo; anzi, dimostrate il contrario ogni giorno.
Non può esistere un partito che ha nel riformismo moderno e eurosocialista, ma anche nel magistero della chiesa, le sue radici.
Non può esistere un partito che ha nella libertà di coscienza e conoscenza, ma anche nella pedofilia come naturale sbocco dell’essere froci, le sue fondamenta.
Non può esistere, oggi in Italia, un altro partito di centrodestra all’opposizione, a parte l’IDV.
Non può esistere un partito in cui una parte plaude a Gheddafi che accetta le nostre scuse, ma anche passa pizzini in diretta agli avversari, e si spacca anche su questo.
Non può esistere un partito che si spacca su tutto compresi i motivi per stare assieme e spacca il cazzo ai suoi elettori invece che alla maggioranza di governo.
Mi spiace per Debora che si è fatta largo con le idee in un posto dove si scontrano ideologie, credenze e superstizioni, semplicemente ricordando che uno più uno fa due.
Ce ne vorrebbero altre e altri come lei, ma non lì dentro al teatro delle marionette.
Per il momento noi stiamo fuori e ortaggiamo i burattinai e burattini rimasti.
Quelli che non vogliono sporcarsi vengano tra il pubblico ad aspettare che si chiuda il sipario.
Un commento su “Spiacente, Debora”