Scrivevo nel 2006:
La recente questione in merito all’imposizione di compenso per la citazione di parole uscite sulla stampa nella stessa sequenza (pensateci e vedrete che è così) e il subitaneo dietrofront, immaginiamo non spontaneo, la dice lunga su quanto l’informazione E la sua diffusione siano due cose che se scisse si sgonfiano come un palloncino.
E’ inutile investire soldi in una informazione che non legge nessuno.
La quasi immediata reazione di persone dotate di senno a quella proposta di legge (anzi, di decreto legge), è stata un corale “esticazzi” e la veloce rimozione di notizie, citazioni e link all’informazione giornalistica, con il risultato di aver fatto crollare l’indice di adsorbimento dell’informazione.Pensateci un momento e vedrete che il dubbio che il repentino ritiro del provvedimento, non sia proprio spontaneo, sorge. Saranno stati gli editori che si saranno resi conto che, a fronte di qualche spiccio, perché di questo si sarebbe trattato, la loro capacità di usare terzi e gratuitamente come cassa di risonanza sarebbe stata di molto ridotta.