In merito alla libertà di eseguire l’inno d’Italia senza che arrivi un emissario SIAE a pretendere, a termini di legge, diritti dei quali beneficia Pupo e premesso che come soluzione tampone, quella ripresa da Massimo MANTELLINI mi pare interessante, mi pare tuttavia che una simile iniziativa mostrerebbe una volta di più che le leggi di questo paese sono in gran parte illogiche e che persino il quirinale dovrebbe aggirarle per favorire gli italiani.
Ne segue che la soluzione suddetta in realtà sarebbe aggiungere al colloide della nostra giurisprudenza solo un altra mole di qualcosa.
La soluzione propriamente detta, sarebbe come è ovvio per tutti, togliere alla SIAE il diritto di riscuotere diritti anche per chi ignora che lo stia facendo per proprio conto (un esempio? il bollino sulle distribuzioni Linux; basta?!), e ricondurla alla riscossione dei diritti per coloro che sono suoi iscritti, e limitatamente alle opere di costoro.
Detto in altri termini: non mandereste affanculo l’amministratore del condominio di fronte se venisse a chiedere il rimborso delle loro spese di giardinaggio a voi con la scusa che il bell’aspetto del circondario rende più piacevole invitare amici a casa vostra? E pure fosse, che dire se quei soldi li impiegasse poi per andare a mignotte?
Certo che lo manderi aff…
Che poi ‘sto inno d’italia non è un granchè e poi puzza di fascismo.
Quella del bollino sulle distro Linux non la sapevo… incredibile!
Abbiamo un sacco di cose illogiche in Italia. Qualche giorno fa napolux ricordava su FriendFeed che paghiamo ancora il balzello sulla benzina istituito per la guerra d’Abissinia!!