Fiducia mal riposta

Mi diverte un po’ leggere sui vari quotidiani online considerazioni sulla fiducia ottenuta dal governo, e sui relativi numeri: 317 sì alla Camera.

Il minimo comun denominatore sembra essere quello del non spiegarsi come una compagine governativa (non chiamiamola maggioranza) che sia uscita così malconcia dalle amministrative e dai referendum, e sostenuta dai leghisti che a Pontida hanno presentato alla platea l’equivalente di una pompetta di cartone per i palloncini in un keynote di Jobs, abbia ancora questi numeri in parlamento.

Cioè come se i “commentatori” assumessero che il parlamento ha una qualche rappresentatività rispetto ai cittadini, anche solo facendo la media degli ultimi 150 anni.

Mi spiegate cosa altro possono fare i parlamentari oltre a quello che hanno fatto finora ovvero cercare di salvarsi le chiappe?
Anzi, direi, visto che le stesse sono più a rischio che mai, rinserrano le fila.

È questo che spiega i risultati delle due votazioni recenti, se non l’aveste capito, “commentatori”.
E queste, insieme al caso Bisignani, spiegano benissimo quel che accade e quel che accadrà prossimamente.

* * *

Detto tra noi, non riesco invece a spiegarmi come un napoletano, qualunque ruolo ricopra sul pianeta tra il contatore di lenticchie e il presidente della Repubblica italiana, possa non promettere ma anche solo dire che in cinque giorni risolverà il problema dei rifiuti a Napoli.

Autore: eDue

Bieco illuminista

3 pensieri riguardo “Fiducia mal riposta”

  1. 217 era ieri sulla home di Repubblica.it, ma capisco che sia troppo poco comprensibile come battuta, donde anche il “commentatori”; correggo, va…

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