Le trasformazioni reversibili, in fisica, sono quelle caratterizzate da un infinita successione di stati di equilibrio, o se preferite in cui due momenti successivi differiscono in maniera infinitesimale. Dal Mac OS X 10.5 al 10.7 la trasformazione è stata reversibile. Appare abbastanza chiaro che il metodo usato da Apple è lo stesso usato per i dispositivi basati su iOS, ovvero applicazioni a 3,99 che dopo un po’ stufano e spingono a comprarne altre a 2,99 e così via.
In effetti con i due aggiornamenti a venti euro, Apple s’è garantita un gettito da prodotti che erano poco più che ritocchi cosmetici che nessuno avrebbe pagato.
Sotto pelle, a parte una ricompilazione per sistemi 64 bit necessari per le nuove capacità di RAM delle macchine, è cambiato poco e quel poco è stato presto dimenticato: GCD – Grand Central Dispatcher, ASLR – Address Space Layout Randomisation (lasciato a metà), ecc.
Con OS X 10.8 non si aggiunge nulla che non sia un uno al 7 del Lion.
Probabilmente sarà per prendere i soliti 19,99/anno, ma ho invece la sensazione che sia per un altro motivo.
In estate uscirà Windows™ 8, a seguire Windows™ 7.
Se Apple fosse rimasta al 10.7 sarebbe apparsa indietro.
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- TechCrunch – New Windows Logo Shows Microsoft Is Going All In With Windows 8
- eDue – OS X 10.8 Agus
Perché i 75 euro di rinnovo per le App gratuite sullo store?
Però è vero ormai c’è una consuetudine da parte di molti di far pagare per delle cose a mio avviso inutili. Io ho un 10.5 e non ho mai avuto esigenze di passare a piattaforme superiori. Boh contenti loro contenti tutti
Come Mozilla con firefox e thunderbird. Ogni piccolo cambiamento cambiano numero di versione. (solo che i prodotti mozilla sono “a gratis” 🙂 )
Sono gratis e sono pure pieni di buchi. E mediamente lenti, molto.
P.S.: li uso 🙂
Il marketing anche nelle versioni dei software è davvero troppo.