Estigram

Facebook®™ ha comprato Instagram per un miliardo di dollari di Paperopoli, ovvero di fuffa, esattamente come il resto del mercato fa.

Non avendo un account Facebook™ e non avendo Instagram, avendo inoltre conservato il sonno quando Facebook® comprò FriendFeed1 del quale non avevo un account, sono l’unico2 a pensare che il lato tecnico di questa acquisizione è virtualmente nullo, il numero di clienti (e quindi di profili vendibili) rispetto all’acquirente è nullo o quasi, ma visto che l’economia del III millennio si basa sul farsi causa tra occidentali, hanno comprato prior art da tirare sul vetro degli altri alla bisogna?

Francamente non ci vedo nulla di geniale nel fare un’app che sfoca le immagini o ci fa la cornicetta.
Che poi uno le mandi su un social network a scelta, o le stampi sulla stampantina termica, sono cose che già si facevano ai tempi dello Spectrum, che non a caso viene richiamato nell’icona dell’App.

Ma ci vedo la possibilità di dare di spigolo verso chi avesse la stessa funzionalità in mercati omologhi; se non sbaglio Instagram per Android ha fatto un milione di download in poche ore.

Sul fatto di “occidentali” qui sopra: ecco perché la Cina e l’India prenderanno il mondo; perché mentre noi siamo a tirarci i capelli per il possesso del SuperTele3 loro comprano, copiano e fabbricano.
Insomma fanno come il portiere della palazzina in centro, che mentre i vecchi nobili muffi litigano per la qualità della lucidatura della bottoniera in ottone dei citofoni, con piccoli interventi di bricolage e coi loro soldi si compra il palazzo.

* * *

  1. eDue – FriendFeed acquisita da Facebook: chiediamo all’opinionista
  2. MANTELLINI, Massimo – Il signor Bonaventura
  3. Wikipedia.it – SuperTele

Autore: eDue

Bieco illuminista

4 pensieri riguardo “Estigram”

  1. Non sei l’unico. Ne stavo parlando poco fa con un collega. Ho saputo dell’esistenza di Instagram questa mattina. Ho visto cos’era e mi sono chiesto: 1 miliardo di dollari?! Dov’è la fregatura? chiedevo al collega ignaro come me. Pensavo che l’applicazione fosse un cavallo di troia per recuperare tutte le info del telefono e spedirle al markettaro di turno. “Però qualcuno lo avrebbe già scoperto, no?” mi ha risposto. In effetti…
    Non avevo pensato alle causa legali. Ma 1 miliardo di dollari mi sembrano comunque tanti.

  2. Citazione di Grillo a parte, nulla di quello che dici non era già ampiamente possibile e fatto da Facebook stessa con i suoi profili.

    Se tutto va bene gli utenti di Instagram saranno un cinquecentesimo di quelli di Facebook™ stessa.
    Un miliardo di dollari (finti, OK, come tutti gli altri) per un cinquecentesimo di quello che hai già non mi pare un’idea brillante.
    Certo che se poi ogni social network che vuole permettere la condivisione di foto ti deve altrettanto per violazione di IP, ecco, allora potrebbe essere un buon investimento.

    D’altronde quelli di Facebutt® sono quelli che reclamano l’esclusiva sulle parole “face” e “book” in informatica…

  3. Centralizzare quanti più contatti possibili ha un valore enorme. Avere la disponibilità di immagini di luoghi, persone, e cose varie, con la correlata possibilità della posizione geografica ha un valore enorme. Le decide di migliaia di persone che non sono come – il bieco illuminista – foraggiano queste aziende. Molti inconsapevolmente sono artefici della loro stessa persecuzione. C’è da dire che le aziende che producono software e dispositivi elettronici non avvisano in modo evidente le questione sulla fine che fanno i dati. Come si sul dire: “la vita è una tempesta e prenderla nel culo è un lampo”.

  4. Io non mi lascerei impressionare da cifre che hanno dietro non soldi ma movimenti azionari, ovvero pronto contro contanti-saluti, ma dal fatto che uno decida di comprare una cosa che già ha.
    In termini di utenti, in termini di tecnologia (credo che progrmammare Instagram sia questione di un pomeriggio, RM, analisi e test-cases compresi) ed in termini di ROI non ha senso. Ma usato come azienda contundente, allora potrebbe; anzi è l’unico modo per dare un senso al tutto.

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