Bitterbird

Mozilla Thunderbird non verrà più sviluppato, verrà solo manutenuto per un po’1.
Dopo di che, o una fantomatica community si incarica di svilupparlo e manutenerlo (ehi, proprio come Mozilla!) e non si capisce perché mai dovrebbe visto che la community che l’ha generato lo abbandona, oppure fine.

Nel corso del tempo Mozilla s’è trasformata sempre più in un qualcosa di amorfo, con una miriade di progettini sconosciuti ai più ed una visione Firefox-centrica molto pericolosa.
Quando Firefox era IL competitore di MSIE ed era candidato a succedergli come leader di mercato (mercato, poi…) forse poteva avere un senso; ma già allora il grosso dei proventi della Foundation veniva non dai privati ma dalle società mainstream come Google attraverso le ricerche.
Oggi che Firefox veleggia verso il basso dal suo terzo posto in classifica, superata in soli diciotto mesi da Google con Chrome che è partito da nulla

loro invece che differenziare, puntano tutto su Firefox.
E adesso ci vorrebbero pure basare un sistema-operativo-per-così-dire2.

* * *

  1. Thunderbird: Stability and Community Innovation | Mitchell's Blog
  2. eDue – Cellulare con lentezza

Immagine generata da http://gs.statcounter.com/#browser-ww-monthly-201106-201206.

Autore: eDue

Bieco illuminista

19 pensieri riguardo “Bitterbird”

  1. Escluso outlook in tutte le sue varianti, che io sono allergico a qual prodotto, tu cosa ci consigli in alternativa? (Eudora è morto, thunderbird anche e io non mi sento tanto bene…)

  2. Dipende da quale SO usi.

    Su Mac OS X c’è Mail.app di sistema che è un ottimo prodotto e supporta tutti gli standard del pianeta, Exchange compreso.

    Su Linux c’è Evolution, che è una suite di buona fattura e possibilità di essere integrata in diversi ambiti aziendali.

    Su WC™ 7 e successivi sono, appunto, bitterbirds, perché M$® ha rimosso (in realtà solo nascosto) il client di sistema e comunque non lo supporta più, in favore di Outlook e OWA.

  3. Beh beh Mail di Apple non ha la notifica di lettura e la cosa mi sta alquanto sul bird

  4. Suono e badge sull’icona non bastano?
    Serve pacca sulla spalla?

    Comunque sul 10.8 ci saranno le nuvolette in stile Growl.

  5. Thunderbird continuerà ad essere sviluppato e Mozilla continuerà a fornire i server per il codice e per effettuare il testing, etc.
    L’unica cosa che cambierà è che lo sviluppo di nuove caratteristiche (gli aggiornamenti di sicurezza continueranno ad essere garantiti da Mozilla) sarà su base completamente volontaria. Ormai Thunderbird è un prodotto completo, rispetto a Firefox e Firefox OS non c’è bisogno di chissà quali nuove features, è per questo che il suo sviluppo sarà rallentato.
    Comunque gli stessi sviluppatori che ora, pagati, lavorano a Thunderbird, hanno detto che continueranno a seguirne lo sviluppo e ad aiutare i nuovi contributori volontari.
    http://mikeconley.ca/blog/2012/07/06/no-thats-not-it-for-thunderbird/
    http://sietch-tabr.tumblr.com/post/26700299043/thunderbirds-future-from-the-inside
    Insomma, Thunderbird non è affatto morto…

    Le “miriadi di progettini sconosciuti ai più” sono progetti di ricerca, che qualche volta possono vedere la luce in qualche prodotto serio (ad esempio Firefox OS), qualche volta no. Come tutti i progetti di ricerca.

  6. Segnalo che ogni volta che un progetto è passato da una community con dietro le grosse corporation ad una community in senso stretto è morto.

    Magari questi faranno eccezione.

  7. Il fatto è che Mozilla continuerà a pagare per l’infrastruttura (server, testing, etc.) di Thunderbird. Thunderbird è ancora un prodotto di Mozilla, solo che nessuno sviluppatore Mozilla sarà pagato per lavorarci su.
    Alla fine questo si tradurrà in uno sviluppo rallentato, ma per un client di email che ormai non necessita di grossi cambiamenti non è un problema.

    C’è anche da considerare che buona parte del codice di Thunderbird è in comune con Firefox, quindi sviluppando Firefox migliora anche Thunderbird.

  8. Ehm Bieco intendo la notifica di lettura del destinatario 🙂

  9. Ah, se è per quello fa bene.

    1) perché è la prima cosa che ho sempre disabilitato in tutti i programmi di e-Mail che ho usato in vita mia, e se becco qualcuno che prova a richiedere l’avviso di lettura lo metto nel kill-file.

    2) perché non è uno standard del protocollo e quindi è inutile perdere tempo ad implementarlo:

    http://www.ietf.org/rfc/rfc2821.txt

    Attenzione che le RFC 3503 e 3798

    http://tools.ietf.org/html/rfc3503
    http://tools.ietf.org/html/rfc3798

    dicono come implementare questa funzionalità, non che la funzionalità sia MUST o SHOULD nella 2821. Cioè, se uno la vuole implementare deve farlo nei limiti della 3503 3 3798, ma non deve affatto.

    Esattamente come esistono le specifiche per costruire carica cellulare da accendisigari in autovettura, ma non che un’autovettura che non ce l’abbia non sia omologabile.

  10. Ma fatto una raccomandata con ricevuta di ritorno in vita tua? Mai avuto bisogno di sapere con certezza che una mail fosse stata quantomeno ricevuta? Mai avuto la necessità di garantirti dei termini?

    No?

    Che culo 🙂

  11. Fatte molte raccomandate, ma per quello c’è la PEC. Qui parliamo di e-Mail liscia.

  12. Bieco sei un mito 🙂

    Certo che parlavamo di mail lisci come io sottolineavo una funzione utile e me. Per fortuna ognuno di noi ha le sue posizioni 🙂

    La mia al momento è π/2 in vista delle tasse

  13. Utile a te ma inaffidabile.

    Proviamo.
    Se mi mandi una e-Mail, con un testo che poi possiamo verificare, e chiedi la notifica di lettura, cosa succede?!

  14. Allora mi spiego meglio.

    Cliente > proposta > (letto si/no?) notifica mi dice che è arrivato

    Contratto (letto si/no?) notifica mi dice che è arrivato

    Materiali per approvazione (letto si/no?) notifica mi dice che è arrivato

    Tutte le cose che devo dire al cliente le metto in un bel PDF così lo apre e lo legge, se lo legge ovvio. Con il PDF evito scazzi vari di testi, trattandosi di allegato non dovrebbe subire danni

    Per il resto c’è la PEC che però in Italia è solo un coso, che nessuno sa cosa sia in realtà, che non vale per PA, ecc quindi che cosa l’hanno fatta fare??? Boh???

  15. Perché la PEC non vale per la PA?!

    Vale eccome; tutta la comunicazione elettronica della PA dal dicembre 2010 (duemiladieci) ha valore e ne ha prevalente rispetto anche al cartaceo; tanto per farti un esempio, se una gara pubblicata sulla GU dice A e il sito dell’amministrazione che la bandisce dice B, vale B.

    E bada che te lo dice il Consiglio di Stato, mica io.

    * * *

    Per il resto, ribadisco, divertitici ma non ci contare.

  16. Fai un ricorso ad un verbale con una PEC poi parliamo di come le PA accettino le PEC come sostituto delle R.C.R.

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