Cari consiglieri regionali del Partito democratico… | sostienecardulli

Cari consiglieri regionali del Pd,
vi scrivo questa lettera perché non facendo parte della direzione del partito non posso intervenire lunedì e dirvi le stesse cose in faccia, guardandovi negli occhi.

Da una settimana avete avuto la possibilità di mandare a casa la destra del Lazio, mandando definitivamente in pezzi il partito di Berlusconi e avviando un processo a catena che avrebbe fatto saltare, come dice lo stesso Berlusconi, Campania e Lombardia. Da una settimana avete preferito tacere, limitandovi a qualche comunicato stampa, all’annuncio di una mozione di sfiducia della quale non si ha traccia, alla richiesta di dimissioni della Polverini “perché – come dice il capogruppo Montino – non ha più la maggioranza”. Dite di spendere oltre settecentomila euro per i manifesti, ma in questo caso non avete stampato manco un volantino. Davanti al consiglio regionale, venerdì mattina c’erano dieci militanti della Federazione della sinistra a manifestare.

Vi scrivo non tanto perché preoccupato della vostra carriera politica, che da questa situazione – magari non ve ne siete accorti – riceverà una mazzata terribile. Ma perché quella che state gettando nel fango è la mia faccia. La mia faccia di militante del Pd che va a parlare con la gente, che apre il circolo, che attacca i manifesti.

Vorrei chiedervi cosa vado a dire domani ai cittadini

Segue su: Cari consiglieri regionali del Partito democratico… | sostienecardulli.

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Immagine ©Makkox, da http://www.ilpost.it/makkox/files/2012/09/peplum.jpeg

Autore: eDue

Bieco illuminista

5 pensieri riguardo “Cari consiglieri regionali del Partito democratico… | sostienecardulli”

  1. bravo, hai fatto una ottima riflessione. Cio’ vale per tutti i partiti. Percio’ tutti a casa

  2. Tema: Sono tutti ladri? È tutto un magma-magna?
    Svolgimento: Probabilmente si. Ma una questione si pone: se la regione Lazio “offre” a consiglieri, membri di Giunta, dei contributi, vitalizi ed altre prebende con provvedimenti approvati dall’assemblea…. dov’è il reato? Palese l’indecenza, evidente il disprezzo del “mondo reale”… ma il reato? Una volta che il denaro è passato dalla Regione ad un partito… quel denaro è “privato“, è di quel pattito che, per quanto svolga una funzione costituzionalmente prevista, rimane una libera associazione di privati cittadini. E quel partito ne dispone come meglio crede. Se del caso anche in aragoste, SUV ed attici.

    Starà poi agli elettori, quando verrà il momento, punire gravemente questi comportamenti indecenti. Al solito il problema è a monte… è il finanziamento pubblico il vero problema.

  3. Vero, però poi, quando s’attappa la fogna e viene fuori il merdaio, alcuni dicono “abbiamo fatto male ad accettare”. Ah, no, non vale.
    Te li “offrono” e tu dici subito “no grazie”; non è che poi dopo quando stai con le galosce ascellari da pescatore in mezzo alla merda te ne penti.
    Anche perché, se tu avessi ragione, non dovrebbero pentirsene.
    Non hai ragione perché il problema non è il reato, ma il rapporto con i tuoi associati (appunto, i partiti sono associazioni): Cardulli dice: se vado a chiedere agli iscritti i soldi per l’affitto della sede, e poi viene fuori che i soldi ci sono e se ne vanno in tartine, cosa gli dico?
    E non può certo dirgli che sono tutti uguali, perché probabilmente non è vero.
    Tu dici: sta agli elettori premiare o meno.
    Vero, ma con questa legge elettorale (e quelle locali > 15.000 abitanti sono peggio), l’unico rischio è che un Cardulli venga fatto fuori per lasciare spazio ai mangiatori di aragoste.

    Per dirla con Borsellino: non è che il politico resta vergine se non commette reati.

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