Post Suffragium

P.S.:
Ho letto in giro che gli italiani sono bravi a salire sul carro dei vincitori; ho letto che adesso siamo tutti renziani e tutti grillini.
Ho letto che tutti pensano che l’essere coglionati all’estero sia un problema e che sia un problema che riguarda gli altri e non noi.
Ho letto che il PD ha fatto l’impossibile (però l’ha fatto, grande!) per perdere elezioni già vinte, e che ha di nuovo portato in auge Berlusconi che era morto davero a ‘sto giro.
Ho letto che adesso quelli che prendevano per il culo Grillo non ridono più.

Giusto per tranquillizzare quelli che mi leggono:

  • Io non guido e non seguo movimenti: non sono mai salito su un carro, non intendo farlo adesso. Avrei potuto votare Forza Italia quando si facevano senatori i cavalli, o altro se avessi voluto provare l’ebbrezza della vittoria indipendentemente dal contenuto o per fini diversi da quelli dichiarati. Non l’ho fatto non inizio adesso.
  • non sono mai stato renziano, non sono renziano. Se per vincere le elezioni fosse bastato votare Renzi, il saperlo non mi migliora l’umore per nulla.
  • non sono mai stato grillino, non lo divento oggi: la bio-washball applicata alla politica non mi convinceva e non lo fa adesso; internet non è democrazia, come non lo è stato da solo il telefono, la stampa a caratteri mobili, i geroglifici, i segni nella grotta di Lascaux
  • essere coglionati all’estero non solo non è vero, ma l’estero è coglionato qui in Italia almeno tanto quanto; chi ci cogliona all’estero lo fa per goliardia o per sentito dire, ovvero nell’equivalente del Bar Sport nostrano. Non mi sono mai fatto influenzare da quattro alcolisti al bar, non comincio oggi
  • il PD ha fatto di tutto per perdere? poveracci quelli che pensano che un’elezione si sia già vinta e la si può solo perdere. Che è altro dal dire che il PD non abbia sbagliato nulla. Ha sbagliato molto, e sopratutto ad insistere a portare avanti un’idea che nessuno ha mai capito, ovvero quella ben sintetizzata dai “ma anche” veltroniani. Difficilmente si riesce a far capire a cinquanta milioni di persone che l’essere insipidi (anzi insiPD) è il massimo del gusto e che ognuno può sentirci qualcosa
  • Berlusconi non è in auge; ha perso tutto quello che poteva ovunque negli ultimi anni. Da lì all’essere finito ce ne vuole; è comodo dire che la sua esistenza è demerito altrui, la verità è che Berlusconi è come Zelig ed incarna l’italiano medio (o medio-basso) meglio di chiunque altro. Uscire dal berlusconismo implica migliorare l’italiano medio e farne una persona migliore; solo è sbagliato pensare che la persona migliore così ottenuta voti necessariamente diversamente, o che il diversamente sia meglio
  • sono anni che non rido quando vedo Grillo; per dirla con Allen (uno psicologo, ad uno spogliarello, è quello che guarda il pubblico) nemmeno rido se vedo chi lo segue

Quindi nulla di nuovo, da queste parti.
Vorrei solo richiamare, l’articolo più breve e profondo della nostra Costituzione

Art. 67
Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato.

* * *

Che succede adesso?

La premessa è che ci sono tre forze politiche in parlamento che si dividono in parti uguali (con buona approssimazione, tanto non è importante) i seggi.
L’ago della bilancia è il M5S, ma costoro non vogliono governare, e forse non possono.
Mi augurerei che non vogliano, ma temo la seconda.

Quindi staranno lì a fare i scherzi, a parlare di tuttimorti, con le margheritine con la pompetta ad acqua sulla giacca, in attesa che mancando il loro terzo, e dovendosi dare per forza un governo al paese non potendo il presidente della Repubblica sciogliere le camere nel semestre bianco (attenzione, la modifica introdotta parla di possibilità di farlo per scadenza naturale, qui il parlamento è appena eletto) si finisca inevitabilmente con un governo tricolore PD – PDL – Monti; questo darebbe loro la possibilità di dire che gli altri fanno inciuci e ricominciare subito la campagna elettorale.
A scanso di equivoci Grillo ha già detto che non voterà la fiducia a nessuno.
Il problema è che anche avendo il 75% dei seggi in entrambe le camere costoro non vorrebbero governare e forse non ne sarebbero capaci.

Il PD per senso di responsabilità, il PDL per questioni di attitudine alla colonizzazione istituzionale e Monti perché tutto sommato ritiene che il governo gli spetti e forse gli sia dovuto anche il presiederlo1, sono pronti ad assecondare questa moina.

Avrei tanto voluto metterci un punto interrogativo.

Va bene, allora?
Allora dirgli che essendo il partito di maggioranza relativa, esprimessero un governo, i presidenti di Camera e Senato, presidenti del Copasir e della vigilanza RAI, delle commissioni camerali e bicamerali.

Grillo premier?
Sì, perché no.

Ma, qualcuno dice malignamente, noi ancora non abbiamo capito chi hanno dietro, dargli tutto in mano non è pericoloso?
Più di vent’anni di Berlusconi?

* * *

  1. eDue – Portiere volante

Autore: eDue

Bieco illuminista

5 pensieri riguardo “Post Suffragium”

  1. Un simpatico complessino muscale dalla perfida Albione cantava: “Sei quello che mangi, mangia bene! Sei quello che indossi, vestiti bene!”. Per un Di Pietro fuori da parlamento c’è uno Scilipoti che ci torna… siamo in tanti a cullarci nell’illusione di mettere le cose a posto votando lui, o lei, o quell’altro con il master… ma siamo, più o meno, quelli votiamo.
    Sul voncolo di mandato mi viene una battuta sul “mandato” di cattura, ma sarebbe becera e qualunquista.

Lascia un commento