Lacuna

il Comune di Venezia, dovendo scegliere il Presidente della Venis, la propria società municipalizzata responsabile dell’informatica pubblica, dopo aver pubblicato un bando ed aver raccolto quasi centocinquanta curricula, ha nominato alla guida della società, Massimo Zanotto, ex insegnante di educazione fisica e oggi professionista rispettabilissimo nel settore del marketing sportivo ma che, dichiaramente, non ha – né ad onor del vero vanta – alcuna competenza nel campo dell’informatica.

Il neo-presidente di Venis, d’altra parte, non fa mistero di aver presentato una “domanda aperta”, manifestando interesse a ricoprire uno qualsiasi degli incarichi oggetto del bando pubblicato dal Comune di Venezia.

E, infatti, nella sua domanda Zanotto – già rappresentante del Comune in Venezia Spiagge S.p.A. – ha chiesto di essere nominato, indifferentemente, membro del consiglio di amministrazione di una qualsiasi delle seguenti società municipalizzate: CMV S.p.A., PMV S.p.A., Veritas S.p.A., ACTV S.p.A., Ve.Ma. S.p.A., La Immobiliare Veneziana s.r.l., VeGa S.C.a.r.l., Venezia Spagge S.p.A. oltre, naturalmente, a Venis – Venezia informatica e sistemi.

Il neonominato Presidente della società di informatica del Comune di Venezia, evidentemente, ritiene di essere un professionista eclettico e con competenze multidisciplinari che vanno dalla gestione delle spiagge, a quella del patrimonio immobiliare pubblico, passando, per lo sport e, appunto, l’informatica pubblica.

La sensazione è che questi del PD stiano cercando di mettere in bocca tutte le caramelle possibili prima di essere cacciati a calci in culo dalla pasticceria.

Da: Municipalizzate di Venezia, nominopoli in Laguna – Guido Scorza – Il Fatto Quotidiano.

P.S.: non leggo più il Fatto, ma leggo volentieri sia Scano che Scorza.

Autore: eDue

Bieco illuminista

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