Il 20 marzo 2013 iniziai a coinvolgere amici e colleghi su un progetto di framework per l’autenticazione come avevo dichiarato ad AgendaDigitale.eu una settimana prima.
Alessandro Osnaghi fu il primo a partecipare con entusiasmo e determinazione, oltre al collega Paolo Coppola e Antonello Busetto che ha coordinato la partecipazione di esponenti di varie industries
Paolo in particolare ha avuto un ruolo determinante assicurando la continuità dei lavori anche in mia assenza (partecipare in video a qualche riunione mi ha anche aiutato a non cadere nella depressione di mesi in ospedale)
Francesco Caio ha scelto di includere SPID nelle sue priorità; Matteo Renzi e Marianna Madia hanno più volte confermato l’importanza del “pin unico”.
E adesso finalmente è legge, pubblicata in Gazzetta ufficiale il 9 dicembre 2014.
Certamente non basta una buona legge per fare un buon lavoro; occorrono anche buoni regolamenti tecnici, buona implementazione e buona adoption.
C’è un gran numero di persone coinvolte in queste fasi e tutti noi, da Alessandra Poggiani a Paolo Barberis a Paolo Coppola, assieme a tutti i tecnici e funzionari siamo committed a fare bene anche questi passaggi.
Ora, a parte le industries, l’adoption e il committment, ecco un esempio di cosa può fare un parlamentare che va in parlamento per fare.
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Da QUINTARELLI, Stefano – L’autenticazione condivisa (SPID) è in Gazzetta Ufficiale.