In realtà guarda avanti, ma…

Sembra che la Clinton abbia raccolto circa 20 milioni di USD prima di annunciare al sua candidatura alle presidenziali USA del 2016. Ci si sarà pagata lo staff, gli spin doctors e i social media experts.
Di sicuro non ci ha pagato i il brief del logo della sua campagna, che oltre ad essere di una banalità disarmante (è un quadrato diviso in nove quadratini come a Tris di cui sette pieni e due vuoti – ehi, sembra l’H di Ospedale! Che ho detto?! Ok, ok…) è anche proprio sbagliato.

torniamo un attimo indietro a quello di Obama:

1024px-Obama_logomark.svg

Ci sono i colori americani, rosso bianco e azzurro.
C’è il cerchio a fare da contenitore, ottimo il cerchio è inclusivo, è perfetto, è compiuto, e simbolo di prosperità (mammelle, glutei, capezzoli) di salute (occhi); praticamente tutto quello che ci piace, ci ispira, ci eccita, è tondo.
Ed è tondo come la lettera O, di Obama.
Poi, nel tondo c’è il cielo, c’è il sole e ci sono campi arati, che però sono anche una bandiera e poi e poi e poi, e poi: parole, parole, parole; parole, parole, parole… (cit.)

Se ne potrebbe parlare per ore, solo bene, di quel logo.
Alcuni hanno detto che un campo arato con filari bianchi sembra una piantagione di cotone e parla, da afroamericano, ai neri d’America come mai un logo prima.
Altri hanno detto che sembra un’hamburger con bacon (dubbi che sia positivo per chi ce lo vede, no?!).

Insomma è un logo da stringere la mano a chi l’ha fatto.

OK, rileggete tutto quanto sopra e provate col logo della Clinton.
E, per finire notate la banalità del male.
In USA si scrive prevalentemente da sinistra a destra. Ne segue che l’asse dei numeri reali (eh?! e che c’entra?!) va da sinistra (meno infinito) e destra (verso infito). E sull’asse rappresentiamo il tempo (ah!).
Quindi per andare AVANTI, per guardare al FUTURO, si va verso destra.
Ah.
Ecco, la freccia (molto maschile, “cazzuto”, in più ha la punta, uhm punta… acume – eh) punta il futuro per chi l’ha pensata, e a DESTRA per chi la guarda.

Ma ci fosse un pixel, un punto tipografico che non sia un’enorme colossale cazzata in questo logo brutto.
Venti milioni di dollari come inizio e già è una campagna da buttare al cesso.

L’unica speranza è che la concorrenza faccia peggio.

Intanto i social media managers hanno partorito questo:

https://twitter.com/HillaryClinton

con quella foto lì, che pare abbia i baffi.
Vabbeh, mo manco questa va bene?

Boh, fate voi: https://twitter.com/FLOTUS.

* * *

  1. Obama logo – Wikipedia, the free encyclopedia
  2. Hillary Clinton 2016: Campaign logo gets mixed reaction on Twitter.

Autore: eDue

Bieco illuminista

8 pensieri riguardo “In realtà guarda avanti, ma…”

  1. Anche io ho avuto delle perplessità sul logo, ma essendo la mia competenza in materia molto grezza, mi sono astenuto. Vedremo come andrà a finire. Ma l’altra candidata che fa? Si presenta? Tu rimani qui? 🙂

  2. Le esperienze di loghi con le frecce sono quasi tutte piuttosto negative. Ed in generale le esperienze con i loghi puntuti o squadrati non sono un granché.
    Tieni presente che quando si stende il brief di una campagna non si è politically correct, perché non lo sono i destinatari. Proprio così si diventa politically correct, scremando.

    Esempio: la freccia in su?
    Potrebbe voler significare che sta sotto la cappella di qualcuno, il che per un (notare il maschile “un”) Commander in Chief non è bene…

  3. Io aspetto le prossime politiche italiane per diventare dittatore.
    Nell’attesa, cerco di perdere ogni contatto con la realtà; attitudini, del resto, non ne ho.

  4. Il significato psicologico del cerchio è gravidanza. Se ti scappa di comprare qualcosa di forma circolare o sferica, noti scienziati, dicono che si ha desiderio di maternità. (per dirne un’altra sul cerchio di Obama)

  5. Ho appena comprato QUATTRO copertoni nuovi. Altro che maternità, ho desiderio di allevamento intensivo…

  6. Per evitare fraintendimenti io la pizza con la fidanzata la prendo solo al trancio, da anni.

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