Flopboard

Flipboard, un tempo una delle applicazioni più popolari per leggere gli articoli dei siti di notizie in un formato più pratico per smartphone e tablet, è in difficoltà a causa della crescente concorrenza e delle molte app realizzate direttamente dai siti di informazione per raggiungere i loro lettori. I problemi sono evidenti e negli ultimi mesi hanno portato molti dipendenti e dirigenti ad abbandonare la società, fondata appena cinque anni fa pochi mesi dopo la presentazione del primo iPad. Il cofondatore Evan Doll e il responsabile tecnologico Eric Feng hanno lasciato Flipboard nelle ultime settimane, mentre l’azienda ha valutato la possibilità di vendersi a un’altra società.1

Io uso ancora Zite2, che fu comprata da Flipboard da CNN cui apparteneva.
E ancora considero Zite uno dei motivi per avere un tablet.
Perché funziona, il che oggi è un plus non da poco in un mondo in cui il software fa sempre più schifo, e perché non ti chiede le impronte digitali.

Esattamente quello che NON fa Flipboard, cancellata dall’iPad dopo la prima schermata, dopo la richiesta di identificarsi.
Io non so se quello di Zite era un modello di business sostenibile, ma pagare qualcuno per farsi i cazzi miei non lo è di sicuro.

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  1. I guai di Flipboard – Il Post
  2. Zite sull’App Store

Autore: eDue

Bieco illuminista

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