Come giustamente riporta il loro sito, ho cercato “lampada da tavolo“.
Escono pagine di lampadari, con le relative foto ed in fondo mi si chiede “hai trovato quello che cercavi?”
Ora, ammesso che io abbia beccato l’unica ricerca sul sito di IKEA.it che non restituisce risultati congrui, ovvero che tutto il resto, qualunque cosa sia il resto, venga correttamente trovato dal motore di ricerca, questo approccio all’informatica secondo il quale si fanno cazzate e si ribalta il problema sul cliente è vecchio ed ha pure un po’ rotto i coglioni.
IKEA non soffre certo per cose così, almeno finché continua a vendere mobili in fibra di cartonio presentandoli belli come se fossero di colla e segatura e rappresentandoli belli dritti e coi lati paralleli nei cataloghi; però almeno mi evitassero il “tutto OK?” finale.
Ci scrivessero “questo è quello che abbiamo trovato, e se non c’entra un cazzo, usa la fantasia”.
Da Risultato della ricerca – IKEA
Beh, dai, le prime 3 pagine sono lampade da tavolo; il resto è marketing (discutibile ed eccessivo, se vuoi) del tipo “già che ti interessa questo, non è che…”.
Sulla fibra di cartonio, non saprei dire dei prodotti recenti ma i Billy comprati 25 anni fa e stracarichi di manuali hanno ancora gli scaffali orizzontali. Non posso dire lo stesso di mobili ‘veri’ pagati ben più cari.
Dunque:
1) Billy non lo fanno più, ne fanno uno che sembra Billy, ma se ci poggi la matitina che ti danno all’ingresso gli si piegano i ripiani.
2) il porta CD Benno non lo fanno più, ne fanno uno che sembra ma che pesa UN TERZO.
3) Oggi come oggi, con IKEA conviene portare la confezione a casa, tagliare accuratamente lo scotch, buttare il contenuto e ammobiliare casa col cartone da imballaggio.