PEC, aah ahh

In questi giorni, sempre a proposito di multe, è stato pubblicato il decreto 18 dicembre 2017 che consente di notificarle via PEC.
Bello.
Però, lo scorso anno ho dovuto chiedere l’annullamento in autotutela di una multa e per poterlo fare avrei voluto richiedere il cosiddetto “verbalino”, ovvero quello che l’agente compila su strada al momento in cui accerta un’infrazione.
Solo che.
Solo che il verbalino si può visionare previo appuntamento.
Visionare.
Ovvero prendere un appuntamento per andare al comando in cui opera l’agente che lo ha scritto e prenderne visione.
E basta.
Non se ne può avere nemmeno una copia se non facendo accesso agli atti, cosa che si può fare prendendo un altro appuntamento e compilando un modulo.
Cartaceo.

Allora; fico, adesso basta una PEC per ricevere una multa; i comuni risparmiano (bene!), hanno la certezza della notifica, la PEC assicura la non ripudiabilità, tutto MOLTO fico.
Ma io per ricorrere contro Flash Gordon devo sempre prendere più giorni di ferie, fare traffico, inquinamento e chilometri, e cagionarli a mia volta per il trasporto della carta, per una cosa non commessa?

Sono domande retoriche, eh.

da Multe in ritardo e quella pulce nell’orecchio | Il blog

Autore: eDue

Bieco illuminista

2 pensieri riguardo “PEC, aah ahh”

  1. Sono curioso di vedere come si metteranno con le spese di notifica… le multe (ultimi esempi da Orbetello ed il mitico Campagnano) aggiungono quasi 20 euro di spese, con la raccomandata inviata da… Rimini!

  2. “Ma io per ricorrere contro Flash Gordon devo sempre prendere più giorni di ferie, fare traffico, inquinamento e chilometri, e cagionarli a mia volta per il trasporto della carta, per una cosa non commessa?”

    E per non parlare della possibilità di beccarsi una multa per divieto di sosta.

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