Non posso essere d’accordo

– Sei d’accordo sui matrimoni gay?
Non posso essere d’accordo.
– Ah, e perché mai?
Perché non sono cazzi miei se due persone vogliono sposarsi.
– E quindi?
E quindi che?
– E quindi: sei d’accordo o no?
Senti, cerco di farti un disegno, OK?

* * *

Il matrimonio è un contratto, infatti si firma.
Molti, moltissimi ne sentono per la prima volta i termini da un avvocato il giorno in cui cominciano ad imbottirlo di soldi per la separazione e poi per il divorzio. Nessuno di quelli che conosco ha la più pallida idea di quante e quali siano le norme e le interpretazioni che stanno dietro a quella firma che hanno messo.
D’altro canto fanno bene, perché comunque è un contratto sul quale non si discute: o lo firmi o non lo firmi; non puoi decidere di aggiungere o rimuovere clausole.
I contratti prematrimoniali sono una consuetudine recente e anglosassone, ma qui da noi vale la norma di diritto, che prevale sulle scritture private.
Quindi il matrimonio è un contratto prestampato che due persone possono decidere di firmare o meno.
Perché lo fanno non lo so e non lo voglio sapere.
Immagino sia meglio se hanno figli, ma non avendone non lo so.
Ora, trattandosi di un contratto, lo può firmare chiunque.
Due maschi, due femmine, una maschio e una femmina.
Come un rogito immobiliare. Tu sei favorevole ai rogiti tra persone dello stesso sesso?
– Che c’entra?!
Come che c’entra, è la stessa cosa. Sono contratti.
– Ma no! magari! la legge non consente…
Sì, lo so, la “famiglia naturale”.
– Eh, e se lo sai perché parli a vanvera.
Io?

A) io so tante cose, nel senso che le ricordo per averle sentite, che sono cose completamente e vanvera, a partire dalle preghiere. Il fatto di ricordarle, significa che parlo a vanvera citandole o che il vaniloquio è partito da chi le ha concepite?
B) la “famiglia naturale” non esiste. In natura la razza umana, che si riproduce per via sessuale, necessita di un maschio ed una femmina per la procreazione. Punto. La famiglia è un’invenzione umana, e ha una definizione che cambia con l’epoca (dunque nel tempo) ma anche nello spazio a parità di tempo, ovvero in posti diversi del pianeta. I musulmani possono essere poligami, ad esempio.
Quindi come puoi ben vedere, parlare di famiglia naturale significa nulla, è una cosa che va interpretata.
C) La nostra Costituzione non parla mai del matrimonio tra uomo e donna. Mai.
Non lo sapevi, eh? Ma ti dico di più.
D) Nello “stato di famiglia” ci puoi mettere una badante. Lo sapevi?
No, eh!? Fa niente, adesso lo sai.

Ora, ripeto, il matrimonio è un contratto.
Se non vuoi rispondere alla mia domanda sui rogiti tra persone dello stesso sesso, fai bene.
Fai bene perché giustamente non c’è una norma che lo regoli.
E ci mancherebbe.
Ma allora perché discuti di una cosa che non va discussa? Solo perché ti hanno abituato a discuterla.
Perché concepisci una domanda come “sei favorevole ai matrimoni gay”?
Che domanda è? Che senso ha porsela?
Porsela significa dare peso alla consuetudine attuale, ovvero ammettere che quella domanda abbia senso e che il comune sentire (comune, poi, a chi?) risponderebbe no.
Ma tu credi che rispondere sì significhi combattere, io penso che negare significato alla domanda sia più logico.

* * *

Permettimi di rispondere ad una domanda che non mi hai fatto.
Secondo me, contrarre matrimonio per due persone è una conquista?
No. È come il piercing ai coglioni, non posso discutere se sia o meno diritto di chi se lo fa spontaneamente, farlo.

Allora, giusto perché ti resti qualcosa, poniti questa domanda: i diritti sono della persona o dello stato (anche temporaneo) della persona?
Ecco, io sono per per la prima.
Non voglio che una persona per avere dei diritti, debba dare qualcosa in cambio.

Aggiornamento

Sposato, quattro figli: ne volemo parla’?!

Autore: eDue

Bieco illuminista

3 pensieri riguardo “Non posso essere d’accordo”

Lascia un commento