Dunque. Mettiamo che io voglia andare a vedere uno spettacolo teatrale chessò fra un mese.
1) Mi piacerà?
E chi può dirlo, gli spettacoli si comprano a scatola chiusa, sempre, ci avete mai fatto caso?
Non è che io vado a teatro, vedo lo spettacolo e lo compro, no.
Io vado un mese prima e sulla fiducia ti do la stessa cifra che pago per una pulizia dei denti.
Non basta.
2) Vado al “botteghino” che già solo il nome… vabbéh;
Ci vado un mese prima, vedi sopra.
Io ti do i soldi e tu non mi dai una cazzo. Ok?!
Ve la rispiego?
Proviamo, andate all’alimentari sotto casa (ehi, ho detto alimentari, mangiare, avete presente?), gli date tipo 35,00 euro e lui vi dice che fra trenta giorni vi da due torte rustiche.
Quanti picosecondi ci mettete a mandarlo affanculo?
Ve l’immaginate la scena?
“Damme subbito du torte rustiche che chiamo li poliziotti, sa?!”
Invece, se andate al botteghino, ripeto ANDATE al botteghino, cioè non vengono loro, no, andate voi, date dei soldi, e loro vi danno un biglietto con scritto che fra trenta giorni potete entrare al teatro e vedere uno spettacolo che forse non vi piacerà.
3) Ovviamente, siccome:
– voi andate
– prima
– pagate
l’incomodo vi viene fatto pagare di più.
Cioé: non è che per il fatto che state anticipando dei soldi vi fanno almeno pagare meno, assumendosi il rischio che il teatrante vada lungo per le scale e si spezzi un metetarso, no!
Voi pagate ANCHE la pre-vendita, ovvero il servizio per cui l’avere anticipato soldi in cambio di nulla, vi consente di andare al teatro (di nuovo) fra trenta giorni a vedere uno spettacolo che potrebbe non piacervi.
E’ tutto assolutamente normale, vero?
Beh, il primo che viene a dirmi che viviamo in una società capitalistica un vaffanculo se lo merita tutto.
In una società capitalistica:
1) Vieni TU a prenderti i soldi
2) Io pago MENO, perché pago prima
3) Le società di servizi comprano intere serate (una o più), ottengono prezzi di favore e rivendono in concorrenza, in modo che io possa comprare da chi mi fa pagare meno E mi sconta di più in funzione della prevendita (ovverio io mi accollo il rischio d’impresa(rio)).
La prossima volta che sentite parlare un politico sedicente liberale, liberista, liberomercatista, antidazista, ecceterista, fategli una semplice domanda:
“Come funziona la prevendita per lei?”
Se non vi risponde come è stato spiegato poco sopra, sappiate che vi sta prendendo per il culo.
P.S.: Se non volete andare prima e pagare la prevendita (ovvero pagare di più ed andare a vostre spese due volte nello stesso teatro per UN solo spettacolo), potete andare all’ultimo momento, comprare il biglietto da uno che ha la morosa febbricitante, non gli pagate la prevendita (e lui è felice, perché non perde tutto), entrare a mettervi seduti nei posti liberi dei ritardatari quando la voce annuncia “lo spettacolo sta per cominciare…”, potendoli anche scegliere di persona.
Oppure comprare i biglietti da uno che ha fatto la fila già una volta, ed adesso maggiora il prezzo del biglietto per il disturbo.
Si chiama “bagherino”, e si noti l’assonanza…