Sognando ad occhi azzurri (Miss)

Sarà che tutti abbiamo nostalgia di quello che avremmo voluto essere in passato, ma a me sembra che le miss Italia di qualche anno fa, fossero di quelle persone che non si dimenticano.

Chessò, una Anna Kanakis.

Alcune le ricordiamo solo per il colore della pelle, altre per un bel sorriso, un bel culo, una dichiarazione spontanea in mezzo a tanto cerone; come che sia alcune le ricordiamo.

Sarà.

Ma oggi, in mezzo a tanta insipeinza in grande serie, il messaggio che passa è:

La miss coi capelli corti

E’ triste.
Ma è molto rappresentativo di questo paese o, forse meglio, paesone.

Il sogno che coltivavamo da adolescenti con macchiette improvvisate ed idealiste, era che un mattoncino qualunque si ribellasse (nonviolentemente) al suo sistema, ad esempio dando di matto.

Nel caso di Miss Italia, sognavamo che le dichiarazioni delle concorrenti fossero tutte allineate e coperte del tipo:

“Se dovrei diventare missitaia, vorrei completare i miei studi in sciense politiche e poi aprire un negozio di ricambi per rasoi. Saluto la mia mamma”.

Tutte così, cerbiatte acefale, fino alla nostra candidata ideale:

“Anche da prima, ma ufficialmente dai diciotto in poi, ho sempre fatto la zoccola gratis. Sogno di farne un mestiere ben retribuito. Tanto ben retribuito da durare poco. Se poi iddio me fa la grazia e furmina i miei, buongioco e ho vinto davero”.

Una che si fosse infiltrata sembrando Bambi, ma tirando fuori un rutto in diretta.

Saremo stati degli idealisti, ma noi una così l’avremmo voluta sposare…

R 20110909 2215

Autore: eDue

Bieco illuminista

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