Leggo sulla tangenzianle:
Metro: accesso consentito solo con titoli elettronici
E io che dovrei guidare, andare per i cazzi miei, concentrato sulla strada, lì a pensare: ma che vonno?!
TESSERE, BIGLIETTI!
I passeggeri cominciano a coglionarmi: Patatine, Ghiacciuoli, CàffeBorghetti…
Porca mignotta, c’era scritto che in metro ci vuole la tessera elettronica.
Ma che significa Titoli elettronici? Ma come parlano questi?
Cosa c’è dietro a questi cartelloni? Una batteria di funzionari addetti alle stronzate?
E degli addetti che digitano (anzi te pare che digitano? Compiteranno…) le definizioni da cruciverba in forma di messaggio luminoso?!
4 orizzontale: Come nei libri, ma negli e-Book
E poi dove me lo dici? Sulla Tangenziale, percorsa da macchine e automobilisti, ovvero gente con l’allergia al mezzo pubblico.
E seppure l’avesse letto un habitué del mezzo pubblico l’avrebbe capito il messaggio? E seppure l’avesse capito, se scrivevano “Tessere” cos’è, rompevano il Cerchio Magico del gergo tra pendolari e trasporti pubblici locali?
E se piantavo i miei 1280 kg scarsi ai settanta addosso al culone della Scénic rossiccia lì davanti, che scrivevo nel CID: il campione del sottosuolo (Metro)…