‘Ncazzodafe’ (Insegne)

Una vota Felice aveva un negozietto di Fotottica.

L’insegna era di quelle tipiche dei negozietti a una vetrina fine ’70, a caratteri vagamente western/Flinstone, originariamente amaranto su cassettone bianco latte tenuto da una cornice ottone dall’involontaria capacità di risaltare, ma poi sbiadita in violetto pallido a bordi marro’. Quelle che la sera, accese, si vedeva la colla dietro le lettere.
L’insegna era un enorme “FOTO” e sotto, in basso a destra un piccolo “Felice” in corsivo nero.
Noi che passavamo infiniti pomeriggi di fronte, avevamo lanciato il tormentone di primavera: riscrivi l’insegna a Felice.

Per quanto mi riguarda, ed indipendentemente dalle dichiarazioni di voto altrui, vinsi con

FOTODAFE’.

Quando (poco) Felice chiuse, fummo invece d’accordo sulla mia vittoria a mani basse, ma la premiazione fu tuttavia rimandata all’apertura del nuovo esercizio, la cui attività non ricordo nemmeno.
Ma ricordo benissimo la proposta d’insegna:

EXHAPPY.

Autore: eDue

Bieco illuminista

Un commento su “‘Ncazzodafe’ (Insegne)”

  1. mi fai rammentare di quando, dal finestrino posteriore sinistro dell'automobile di mio padre, stavo continuamente a guardare, con occhi spalancati, le insegne luminose (di sera e non) dei negozi. Leggevo tutto cio' che passava al mio sguardo attento. Ad alta voce, un po' improvvisando tra vocali e consonanti, mi sembrava di apprendere l'italiano in modo differente dagli allora banchi di scuola.

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