Ho letto su QR di agosto un articolo che forse voleva essere una pubblicità redazionale o forse un’involontaria critica ferocissima della nuova media di Pomigliano (leggasi Alfa Romeo) comunque la si chiamerà, foss’anche 144, 149, 199, Mi.La.No, Mi.To.Na, Lan.Do, Il.Trom.Ba o La.Po.Li.Zio.Tta.
Ma non ne voglio parlare (oggi) perché scriverei cose che vanno ben oltre il limite del codice penale1.
Allo stesso limite possiamo infatti arrivare con le seguenti:
Fiat Oblò – La visibilità non è il suo forte
Fiat Duca – un furgoncino per quasi calvi
Fiat Scud – un vero missile
Fiat Sputo – in mancanza d’altro
Fiat Qulo – molto spazio dietro
Fiat Silo – “trasporto latta”
Fiat Sudo – può entrarci solo root
Fiat Gnornò – allestimento speciale per la SCUTEM dell’Esercito
Fiat Sperma – Scattante coupé dall’erogazione fluida in coppia
Fiat Fiorello – da prendere a ridere
Fiat Sunto – modello base
Fiat Piango – l’ho comprata, alla fine
Fiat Diarea – stesso telaio della Lancia Stipsilon
Fiat Brado – bufala
Fiat Panna – non vi dico come le montano
Fiat Fungo – l’unica con due trip computer
Fiat Ferma – versione ecologica delle altre
Fiat Furbo – ha preso un’altra marca
Fiat Croda – versione per i Gemelli Ruggeri
Fiat Ikea – perché abbiamo questa fissa dei pacchi?
Fiat Panca – non esattamente ammortizzata
Fiat Panza – linea di cintura piuttosto bassa
Fiat Pansa – continua da anni a girare a destra
Fiat Polio – pensavate di averla debellata
Fiat Luxo – interni in Pixar
Fiat Corna – interni in frasche
Fiat One – ha qualche difficoltà sulle salite (© Erix)
Fiat Elle – nata in collaborazione con la nota rivista di vini
Fiat Munto – va a latte di benzina (© Erix)
Fiat Glande Punto – che dolore…
e tutta la gamma GPL – per i simpatizzanti del progetto GNU – per la quale sono disponibili i sorgenti, come appunto il codice penale (1), per autovetture fatte a cazzo (quest’ultima è fuori concorso).