Repubblicate (Anno I, Vol. XXVII)

Questo articolo, se non fosse imbarazzante da leggere per chiunque abbia almeno sfiorato il concetto di dignità, sarebbe da ridere.
Forse invece che Repubblicate starebbe nella categoria “RePuke”:

Allora: abbiamo ritrovato un telefonino.

Mecojoni, una notiziona. Finalmente un po’ di giornalismo investigativo.
Ma c’è di più:

Manoscritto ritrovato a Cervia. Aiutateci a decifrarlo…

Un “manoscritto” misterioso.

Quando lo ritroviamo, per caso, non funziona più, la scheda è stata disattivata e la sabbia ha rovinato la tastiera. Si riescono però a leggere gli ultimi messaggi inviati e ricevuti tra la proprietaria, Paola, e un ragazzo. I due hanno una relazione e frequentano, si deduce dagli sms, l’università.

Lo ritrovano per caso. Bene, almeno non li rubano.
Non funziona più, la scheda è disattivata, la sabbia ha disattivato la tastiera.
Quindi leggono i messaggi per telepatia. OK, credibile.

La loro conversazione è un documento senza filtro del modo di comunicare della generazione nata e cresciuta con un cellulare in mano. Sintetizzata all’estremo, con una punteggiatura – diciamo così – creativa. In altre parole, “geroglifica”. Ne riportiamo alcuni stralci qui sotto: siete capaci di tradurre questi messaggi? Lasciate il vostro commento in coda a questo

Ma vttl'a pa n'der qlo

Autore: eDue

Bieco illuminista

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