Perché rivolgere attenzione, anche giudiziaria, a quello che potrebbe essere un comune troll, o un militante anonimo? Perché Beatrice si muove dentro quella che è configurata come una struttura: a un’analisi matematica si presenta disegnata a tavolino secondo la teoria della reti, distribuita innanzitutto su Facebook (dove gravitano 22 milioni dei 29 milioni di italiani sui social), e – per le élite – su Twitter.
Vorrei far notare “a un’analisi matematica”, ma ci torniamo. Adesso vorrei gioire: evvai sono parte dell’èlite.
Solo che la mia ha l’accento acuto e non grave.
L’account di Beatrice ha di volta in volta vari ghost. «Ghost», nell’analisi matematica sui dati della parte pubblica di twitter, non significa ghostwriter, cioè persone che scrivono per lei; significa account «matematicamente indistinguibili» da lei secondo alcuni parametri come interazioni, contenuti, e meta dati di riferimento (il tempo in cui un certo account fa determinate cose).
Nell’analisi matematica sui dati della parte pubblica di twitter i meta dati di riferimento sono “il tempo in cui un certo account fa determinate cose”.
L’analisi matematica di twitter, permette anche di valutare la quantità di principio attivo in uso a chi scrive determinate cose?
La condivisione esatta dell’andamento dei metadati, e la spartizione palese dei ruoli, non si configurano, algoritmicamente, come casuali. C’è una centrale che gestisce materialmente questi account? La Procura si trova ora a indagare anche su questo.
La condivisione esatta dell’andamento dei metadati, ma sopratutto i crimini di guerra contro sintassi, grammatica e logica fanno pensare che qualcuno vicino al movimento sia un infiltrato ne La Stampa.
Citazioni da Ecco la cyber propaganda pro M5S.La procura indaga sull’account chiave – La Stampa