MUD teme MAS

Seguendo il ragionamento di ieri in merito a MAS – Mac App Store, dicevo che il concorrente diretto di MAS era MUD – MacUpdate Desktop.
Nel caso non foste convinti, eccovene una conferma:

Leap @ MUD

Leap in offerta su MUD, $25,00 per 24 ore

Leap @ MAS

Leap in vendita su MAS, 19,99 €.

Ora, oggi il cambio USD -> EUR è 1,3306423050, quindi 25,00 USD = 18,80 EUR.
Stesso prezzo a meno di centesimi.
Ma Leap su MUD è in offerta per ventiquattr’ore, su MAS è a prezzo fisso.

Non sembra fuori luogo, quindi, dire che MAS abbia copiato paro paro MUD (ad iniziare dagli aggiornamenti centralizzati, ma separati da quelli di sistema), forte dell’esperienza dell’iTS – iTunes Store.

Sarebbe interessante capire se MU abbia una forma di accordo con gli sviluppatori in merito alle app vendute per suo tramite, per poter confrontare con il modello iTS del 30/70.
Questo infatti potrebbe essere un problema per gli sviluppatori, visto che l’utenza inevitabilmente si sposterà su MAS, che ha un overhead del 30%; magari MU si accontentava di far pagare l’abbonamento a MUD $20,00/anno.

Memorandum: tenere d’occhio MacUpdate per vedere se ho ragione.

Autore: eDue

Bieco illuminista

10 pensieri riguardo “MUD teme MAS”

  1. Se e’ vero cio’ che sostieni, cioe’ che MAS non e’ affatto concepito, in stile Grande Fratello, per controllare l’uso che l’utente Mac fa del suo computer, ma si tratta un banalissimo negozio online come tanti, dovresti spiegare come mai hai sentito il bisogno di scrivere questa frase:

    “visto che l’utenza inevitabilmente si sposterà su MAS”.

    Perche’ mai “inevitabilmente”?

  2. @MacRaiser

    Basta leggere; ho scritto:

    Non sembra fuori luogo, quindi, dire che MAS abbia copiato paro paro MUD (ad iniziare dagli aggiornamenti centralizzati, ma separati da quelli di sistema), forte dell’esperienza dell’iTS – iTunes Store.

    Ovvero prendere le cose già fatte e farle meglio.
    Quindi trovo inevitabile che gli utenti migreranno verso un sistema migliore.

    Definiamo meglio: più aderente alla HCI di iTunes, ed a quella del Mac OS X in genere, quindi più usabile se non altro per imprinting.

  3. La tua precisazione in effetti non fa che confermare la contraddizione del tuo post, anzi la sottolinea. A questo punto trovo piu’ gentile e appropriato (vista la storia degli spot di Apple) usare la metafora orwelliana, piuttosto che paragonare il comportamento degli utenti Mac a quello delle oche di Konrad Lorenz.

    Comunque sia, a dover scegliere tra volatili e prolet non e’ che il succo cambi un granche’.

  4. Immagino che sia inutile farti presente che quello che scrivi, tono sofista a parte, è privo di semantica.

  5. Il MAS e l’App Store sono due cose diverse.
    Il MAS è rivolto ai Mac, l’App Store ai dispositivi iOS.

    Sui Mac il MAS non è l’unico modo di installare applicazioni, sui dispositivi iOS l’App Store lo è.

    Su questo ultimi ho detto tante di quelle volte che non voglio ripetermi. Fatti un giro.
    Sul concetto di Asset Management di Amazon, ho detto, fatti un giro.
    Su OVI non ho mai detto se non per dire che ha un nome merdoso e spero fallisca assieme alla piattaforma alla quale è rivolto, visto che Nokia fa telefoni il cui firmware si sputtana col semplice uso quotidiano e poi ti chiede 78 euro per reinstallarlo.

    Infine su Android come piattaforma aperta, tu che pare abbia il tarlo orwelliano installato assieme al firmware beta di Alex Drastico, mi aspetterei che lo portassi come esempio negativo.

    Se me lo porti come modello positivo ed alternativo a quello che stigmatizzi, significa che hai le idee un po’ confuse.

  6. Le idee confuse ce le hai tu, dato che nel post precedente scrivi:

    “Per qualcuno un strategia da grande fratello estesa al Mac OS X proveniente da iOS, per altri tra cui il sottoscritto, a parte le analogie con i repositories Linux e ai port di *SD, una versione di MacUpdate Desktop con gli effetti speciali.”

    Come vedi, sei tu ad aver tirato in ballo la comparazione, in tema di liberta’, tra Mac App Store, App Store e MUD.

    Ti invito a rileggerti prima di replicare e, sopratutto, ad avere maggiore rispetto per l’interlocutore. Che magari (a leggere quel post vengono pochi dubbi) in campo Mac ha anche un tantino in piu’ esperienza di te.

    Comunque il blog e’ tuo e sei padrone di far fare a cazzotti un post con l’altro, se e’ questo che ti da’ gusto.

  7. P.S. Dimenticavo :tranquillo che a breve il Mac App Store diventera’ il principale e poi sostanzialmente unico canale di distribuzione delle applicazioni OS X. Chi non scorge questa evidenza solare, semplicemente sta tentando di autorassicurarsi con un bel paio di fette di salame, mister “idee confuse”.

  8. Come vedi, sei tu ad aver tirato in ballo la comparazione, in tema di liberta’, tra Mac App Store, App Store e MUD.

    Devo dedurne che non capisci quel che leggi. Ho scritto che qualcuno vede questa strategia, e non il sottoscritto. Menomale che l’hai quotato.

    Ti invito a rileggerti prima di replicare

    Non c’è bisogno, lo so quello che ho scritto.
    Io magari lo leggerei prima di commentarlo.

    ad avere maggiore rispetto per l’interlocutore. Che magari (a leggere quel post vengono pochi dubbi) in campo Mac ha anche un tantino in piu’ esperienza di te.

    Oh, finalmente qualcuno che gliele canta chiare a questo qui del blog.

    Ora, capisco che la noia è una cosa terribile, ma il fatto che tu non abbia nulla di meglio da fare che onorare i blog con la tua presenza, non è che che automaticamente ti ponga nella condizione di asserire il vero.

    A parte il fatto che qui, nell’ambito del consentito dal penale e dal civile, come vedi, chiunque ha facoltà di venire a dire vaccate; se ci vieni per dirmi che ne sai più di me in merito a qualcosa o per parlarmi, nel tuo commento qui sopra, di quel che vedi nella tua sfera di cristallo o evinci dalle interiora di volatile, aspetta almeno che beva il mio tè pomeridiano in modo da analizzarne i fondi per risponderti con argomentazioni di pari valore.

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