Polimorfisno (Vol. II)

Dunque.

Sul libro Programming in Objective C 2.0 di Stephen G Kochan (ISBN 978-0-321-56615-7), Addison Wesley, si dice che:

Chapter 9
Polymorphism, Dynamic Typing, and Dynamic Binding
(…)
Polimorphism enables programs to be developed so that objects from different classes can define methods that share the same name.

Che fa il paio con questo: http://edue.wordpress.com/2010/02/07/polimorfisno/

Ora, sarà che penso troppo Java ma continuo a ritenere questa definizione una tautologia rispetto al concetto di classe, oggetto e metodo, oppure una sonora vaccata.

Io il polimorfismo lo vedrei piuttosto così:


//
// ClassC.h
//

#import
#import "ClassA.h"

@interface ClassC : ClassA

- (void) printVar: (char*) s;
- (void) printVar: (char*) s : (char*) t;
@end

//
// ClassC.m
//

#import "ClassC.h"

@implementation ClassC

- (void) printVar: (char*) s
{
printf ("%s: %i\r", s, x);
}
- (void) printVar: (char*) s: (char*) t
{
printf ("%s di %s: %i\n", s, t, x);
}

@end

Lieto di essere smentito, motivatamente.

Autore: eDue

Bieco illuminista

Un commento su “Polimorfisno (Vol. II)”

  1. Secondo me “polimorfismo” significa semplicemente polimorfismo e non ha bisogno di ulteriori spiegazioni.
    Ma se proprio si sente l’impellente necessità di spiegare cosa sia il polimorfismo, penso non si possa dire altro che è la capacità da parte di una classe di far sì che una volta istanziata possa “cambiare forma” in base al contesto.

    Rispetto alla definizione data dal Kochan, “vaccata” offende il bovino.

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