Per voi due che leggete con regolarità queste pagine.
Ricorderete che mi chiedevo come mai nel 2010 (allora) ancora stessimo appresso all’orientamento dei connettori che abbiamo sulle scrivanie.
Qualcuno mi diceva che non c’era soluzione perché certi vincoli derivano dalla fisica.
Beh, ecco un esempio di come l’usabilità a volte vinca non la fisica, ma almeno i suoi effetti.
Non potendo fare connettori centrosimmetrici perché creare archi sui connettori implicherebbe disturbi, almeno che la macchina suggerisca il verso corretto.
E no, non vale la legge di Murphy il verso corretto è l’altro, perché è sempre l’altro anche se lo giri.
Un commento su “Il senso del buco (Vol. II)”