Viva iPiva

Se siete delle generazione che ha rischiato l’embolia leggendo Bar Sport di Stefano Benni, oltre alla Luisona ed al cinno da bar, dovreste ricordare Amedeo Piva.

Piva, sesto di sessantadue fratelli, schiantava la sagrestia della chiesa a pallonate, attendeva il nonno Orazio che si alzava la mattina alle 5 per andare a fare footing nella bassa in modo che i moscerini che gli si appiccicavano addosso con la velocità potessero nutrire le ranocchie che la madre di Amedeo allevava nella vasca da bagno (il padre tagliava frutta per la macedonia in un ristorante).

E, sopratutto, nei tempi morti delle partite di calcio se ne stava immobile a tre quarti campo, con tutte le dita nel naso.

M’è tornato in mente oggi, leggendo questo:

Panopticon per iPad è il primo a sfruttare il multi-touch fino a 8 dita in contemporanea su schermo

Autore: eDue

Bieco illuminista

3 pensieri riguardo “Viva iPiva”

  1. …impegna il giocatore a controllare fino a 8 oggetti per distruggere un’entità che ha preso controllo delle macchine e delle menti degli uomini.
    Una cosa di pessimo gusto. Il “povero” Steve Jobs ha già abbastanza guai con la sua malattia.

Lascia un commento