Tra noi o tra loro?

Dicevo1 che l’Ungheria fa ancora parte dell’Europa.
Ricordo che è ancora così, anche oggi2:

(…)È stata definita la “guerra culturale” per rinvigorire una nazione che si ritiene vittima della Storia (punita da un trattato di Versailles che le ha sottratto ampie porzioni di territorio e quasi la metà della popolazione) (…). Si riaffaccia, dunque, lo slogan dell’Ungheria come “nazione cristiana” con tutti i suoi corollari di violento e proclamato antisemitismo: era lo slogan di una minoranza, oggi è programma di governo in un Parlamento dove sono entrati (con ben il 17 per cento) i rappresentanti del vecchio partito filonazista, quello delle “croci uncinate“, che odiano musulmani, ebrei e zingari, si oppongono all’Europa e vogliono la “Grande Ungheria”. Il governo ha dunque licenziato i direttori di molti dei teatri sparsi per il paese e a Budapest ha velocemente sostituito quello che da anni gestiva il prestigioso Uj Szinhaz con due accesi sostenitori del nuovo trend: il vecchio attore Gyorgy Doerner, conosciuto come il doppiatore di Mel Gibson, che ha promesso di porre fine “all’egemonia liberale degenerata e malsana” e lo scrittore Istvan Csurka che da anni si batte per la Grande Ungheria e per “strappare” la nazione dal controllo degli ebrei e rafforzare finalmente una “borghesia cristiana”.

Resta da capire se i tratti di un corpo estraneo tra di noi o se quelli che lo vedono così sono ormai corpi estranei tra di loro3.

* * *

  1. eDue – Hitaly
  2. Il FattoQuotidiano.it – Ungheria, la svolta autoritaria di Orban
    Budapest diventa sempre più nera
  3. eDue – Hu?!

Autore: eDue

Bieco illuminista

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