La nazionale non è fatta di stranieri

Grande sorpresa e profonda indignazione, imbarazzo e assoluta necessità di chiedere scusa.
Sono tutte espressioni che non significano un cazzo, eppure sono largamente abusate.
Non hanno nessuna conseguenza ai fini pratici.

La nostra nazionale di calcio non solo non è fatta né da politologi e né da filosofi, sopratutto non è fatta di stranieri ma di italiani.

E se un politico italiano, che non solo rappresenta l’Italia molto più che un calciatore, ma ne decide persino le sorti, può liberamente dire no ai negri, ai froci, agli ebrei, ai terroni, alle donne, agli handicappati, ai poveri in quanto sfigati, ai disoccupati perché non vogliono fare un cazzo, ai malati in generale perché quasi tutti immaginari, perché fingere di stupirsi se poi questi politici hanno della gente che condivide le loro idee anche senza capirle, un po’ come tutto il resto che la circonda?

Adesso dopo grande sorpresa e profonda indignazione, imbarazzo e il riaffermare necessità di chiedere scusa (perché sennò?!) si guarderà il dito.

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P.S.: Chi ha affidato ad Alessandro CECCHI PAONE il compito di censire i gay?
E sopratutto chi ha stabilito che, così come per il Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni, mentire o eludere questa schedatura è vietato?

Autore: eDue

Bieco illuminista

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