Gianni e Pinotti

(…) Del Vecchio, che è un nominato del Partito democratico, aggiunge il suo carico da novanta agli arzigogoli lessicali di Carrara. Leggo ancora dal verbale: “Concorda il senatore Del Vecchio, sottolineando che le predette e-mail risultano inviate ad indirizzi specifici di posta elettronica che non dovrebbero essere di pubblico dominio”. Il Signor Generale non si fa beccare mai con la guardia abbassata: chi ha diffuso informazioni riservate, forse segrete, come gli indirizzi email? Se fosse ancora in servizio avrebbe già chiamato i Carabinieri. Glielo diciamo al generale, rischiando di essere accusati di intelligenza con il nemico? Gli indirizzi e-mail dei senatori sono pubblicati sul sito del Senato: basta cliccare sul nome del senatore e l’e-mail si apre. Maledetti bolscevichi.

Naturalmente il teatrino non potrebbe finire senza il confortante avvallo della presidente Roberta Pinotti, del Pd, la quale, anziché insegnare ai due cos’è la democrazia, “fornisce assicurazioni” dice sempre l’asettico verbale “riservandosi di approfondire la problematica sollevata”. Adesso si capisce perché alle elezioni per sindaco i genovesi non l’abbiano votata.

Da: Scrivi al senatore? È un’indebita pressione – Toni De Marchi – Il Fatto Quotidiano.

P.S.: ho omesso la parte relativa al PDL, perché non m’interessa né mi sorprende. Quella che riporto, non mi sorprende.

Autore: eDue

Bieco illuminista

Un commento su “Gianni e Pinotti”

  1. Come spiegar loro che la democrazia americana ha nel “write to your congressman” il suo fondamento?

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